Dopo aver creato un rituale satanico per la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, il direttore artistico Thomas Jolly ha concluso come aveva iniziato. La cerimonia di chiusura, scrive Winston Smith, è stata un omaggio a Lucifero.
Jolly ha voluto “condividere un messaggio forte e offrire agli spettatori un viaggio collettivo davvero coinvolgente: un viaggio nel passato, alle origini dei Giochi, ma anche nel futuro e, in definitiva, in un universo senza tempo” durante la cerimonia di chiusura.
Fu nella sua visione del futuro e di un universo senza tempo che apparve il Golden Voyager. Come lo descrisse Variety : "Lo stadio sprofondò in un'atmosfera post-apocalittica mentre le luci si spegnevano e il set futuristico si illuminava a intermittenza. Come spiegato durante la trasmissione, Jolly immaginò un futuro distopico in cui i Giochi Olimpici erano scomparsi, solo per rinascere quando un Golden Voyager fece visita".
Non erano solo i Giochi Olimpici a essere scomparsi. Jolly immaginava un futuro cupo in cui non esistevano esseri umani e il Golden Voyager atterrò su una massa oscura, desolata e informe, priva di qualsiasi forma di vita.