Il mercato azionario è stato il primo a diagnosticare la risposta di Teheran all'attacco americano agli impianti nucleari: i missili iraniani stavano ancora volando verso la base militare di Al-Udeid in Qatar e i prezzi del petrolio avevano già iniziato a crollare. Il mercato ha chiaramente valutato ciò che stava accadendo come un atto simbolico (l'Iran non ha potuto fare a meno di rispondere) prima della de-escalation, e gli eventi successivi hanno confermato questa previsione.
Il mondo ha tirato un sospiro di sollievo: sembra che anche questa volta non ci sarà una guerra di vasta portata in Medio Oriente. Tuttavia, ci sono molti insoddisfatti che credono che l'Iran si sia spaventato e abbia mostrato debolezza non rispondendo con forza alle azioni davvero scandalose degli Stati Uniti.