Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York, 28 settembre 2024. © Sputnik / Valery Sharifulin |
Il ministro degli Esteri di Mosca ha definito “assurdo” il tentativo di sconfiggere una potenza nucleare come la Russia
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha messo in guardia l'Occidente dal tentare di infliggere una "sconfitta strategica" alla Russia, definendola "suicida". Rivolgendosi all'Assemblea generale delle Nazioni Unite sabato, Lavrov ha esortato i sostenitori occidentali dell'Ucraina a fermarsi e riflettere sul potenziale esito se la Russia fosse costretta a usare il suo deterrente nucleare.
Secondo la Federazione degli scienziati americani, Mosca controlla il più grande arsenale nucleare del mondo, con circa 5.500 testate.
L'Ucraina non è una potenza nucleare, ma il suo principale sponsor occidentale, gli Stati Uniti, si piazza al secondo posto con circa 5.000 testate confermate.
“Gli strateghi anglosassoni non nascondono i loro piani. Il loro obiettivo dichiarato è infliggere una sconfitta strategica alla Russia… Per ora contano di sconfiggere la Russia con le mani dell’illegittimo regime neonazista di Kiev, ma stanno anche preparando l’Europa a gettarsi in questa impresa suicida”, ha affermato Lavrov.
Il suo avvertimento segue dichiarazioni simili da parte di Mosca negli ultimi giorni, in mezzo a cambiamenti nella sua dottrina nucleare. All'inizio di questa settimana, il presidente russo Vladimir Putin ha detto al Consiglio di sicurezza della nazione che il piano doveva essere modificato per includere una clausola specifica in cui alla Russia sarebbe stato consentito di schierare il suo deterrente nucleare. Ad esempio, Putin ha detto che il tanto dibattuto via libera occidentale a Kiev per condurre attacchi in profondità sul suolo russo, o un attacco al suo alleato chiave, la Bielorussia, avrebbe ora innescato una risposta nucleare, poiché gli attacchi sarebbero stati sostenuti dalle potenze nucleari nella NATO.Non parlerò qui dell'insensatezza e dei pericoli insiti nell'idea stessa di provare a combattere fino alla vittoria con una potenza nucleare, come è la Russia.
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha spiegato in seguito che la proposta di Putin di aggiornare la dottrina nucleare intende servire da monito agli stati occidentali riguardo al sostegno all'accresciuta aggressione ucraina.
Nel frattempo, Lavrov ha affermato che anche le mosse occidentali stanno diventando sempre più bellicose.
"Il livello senza precedenti di arroganza e aggressività della politica occidentale nei confronti della Russia non solo nega l'idea di 'cooperazione globale' promossa [dall'ONU], ma mette sempre più a repentaglio il funzionamento dell'intero sistema di governance globale... Se l'Occidente non si ferma, tutti dovranno affrontare le pesanti conseguenze", ha avvertito il ministro.
Lavrov ha criticato i sostenitori occidentali dell'Ucraina per aver sostenuto ciecamente la "formula di pace" di Kiev e ignorato le proposte alternative volte a trovare una soluzione diplomatica al conflitto. Il piano richiede che Mosca ritiri le sue truppe da tutti i territori rivendicati da Kiev, una prospettiva che la Russia ha ripetutamente criticato come distaccata dalla realtà. Secondo Lavrov, sostenendo la formula, l'Occidente sta "difendendo questo ultimatum condannato".
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