Tantissimi lustri fa mi recai di buon grado al seggio elettorale per esprimere il mio voto al furbo di turno.
Votai il meno peggio, e quando il presidente di seggio dichiarò che il signor Mariano Abis aveva votato, mi sentii preso per i fondelli, da allora capii di non essere italiano, che la costituzione dello stato al quale ancora credevo di appartenere era la più brutta del mondo, capii che lo stato che mi aveva convinto a votare occupava abusivamente la mia terra, che le deleghe non sono affatto sovranità, e che mai e poi mai avrei partecipato nessuna delle elezioni di uno stato straniero e privato.
Da allora non voto, non partecipo a petizioni, centellino le mie presenze alle varie manifestazioni e suppliche alle quale sono invitato, e cerco in tutti i modi di comunicare alla gente la truffa nascosta della democrazia delegativa.
Gli antichi popoli si riunivano in assemblee di donne e uomini liberi, e decidevano.