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martedì 7 maggio 2024

Le votazioni per le europee si avvicinano





Tantissimi lustri fa mi recai di buon grado al seggio elettorale per esprimere il mio voto al furbo di turno.



Votai il meno peggio, e quando il presidente di seggio dichiarò che il signor Mariano Abis aveva votato, mi sentii preso per i fondelli, da allora capii di non essere italiano, che la costituzione dello stato al quale ancora credevo di appartenere era la più brutta del mondo, capii che lo stato che mi aveva convinto a votare occupava abusivamente la mia terra, che le deleghe non sono affatto sovranità, e che mai e poi mai avrei partecipato nessuna delle elezioni di uno stato straniero e privato.


Da allora non voto, non partecipo a petizioni, centellino le mie presenze alle varie manifestazioni e suppliche alle quale sono invitato, e cerco in tutti i modi di comunicare alla gente la truffa nascosta della democrazia delegativa.


Gli antichi popoli si riunivano in assemblee di donne e uomini liberi, e decidevano.

giovedì 8 settembre 2022

Il colore rosso



Tristezza, magone, lacrime, conosco bene la zona del Carso, terra povera e infruttifera, per la quale sono stati versati ettolitri ed ettolitri di sangue innocente, conosco l'Isonzo che immagino, durante la prima guerra mondiale, colorato orrendamente di un innaturale colore rossastro.
Conosco la malga di Porzus, il Bosco Romagno, posti dove l'umanità ha espresso il peggio, il tradimento rosso, l'assurdo.
Le innumerevoli foibe, orridi emblemi dello stesso colore, espressioni di immensa stupidità umana, gente uccisa solo perchè di una altra etnia.
Orridi usati dalla stupidità più biecamente vomitevole, per una schifosa idea di pulizia etnica, pulizia politica.
Crateri trapuntati da un distorto concetto di internazionalismo.
Internazionalismo che col tempo si è trasformato in globalizzazione, e che adesso si avvia verso una catastrofica schiavizzazione di tutto il genere umano, parola che suona schifosamente attuale: mondialismo.
Fine di tutti i diritti umani, un colorare di rosso la storia, passaggio innaturale dalla lotta di classe, alla vittoria delle oligarchie banchiere, genocidanti, e plagianti.

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