giovedì 18 marzo 2021

Alessandro Meluzzi, mafie e confini: la gestione già denunciata da Sa Defenza

Alessandro Meluzzi, ospite di Quarta Repubblica, ha dichiarato qualcosa che già da tempo viene segnalato sul blog Sa Defenza, ovvero che la gestione dei confini nazionali è in mano alle mafie. Nessuno tuttavia si è reso ancora conto della gravità dell'affermazione e del suo reale significato.




Una vecchia storia

Meluzzi probabilmente ignora che chi vi scrive aveva largamente anticipato il tema su Sa Defenza, riprendendo le parole del boss Graviano che, nel 2018, affermava senza mezzi termini ''gli attentati islamici sono stati evitati grazie a Cosa Nostra''.

Ricapitoliamo: le rivelazioni di Graviano risalgono al 2018, le nostre denunce sono di qualche tempo dopo, mentre Meluzzi afferma quanto da noi già espresso solo in data 11 marzo. Come mai tutto questo silenzio stampa? Eppure è passata quasi una settimana.

Non vorrei ripetermi sempre sulle stesse cose ma, visto che la censura si attua con metodi sempre più sottili, vi riassumerò un paio di temi che saranno oggetto di una pubblicazione che a breve vedrà la luce e a cui parteciperà attivamente il blog Sa Defenza, dal nome ''Dis-Servizi Segreti''.

Mafie, servizi segreti e confini

Oltre a caricare alcuni articoli che reputo fondamentali, nonché d'interesse per la comprensione del testo, ho riportato e risposto ad alcune domande che ci sono state inviate dai nostri lettori nel corso del tempo col fine di rendere maggiormente fluidi e assimilabili i concetti che verranno enunciati. Consiglio, tuttavia, di buttare un occhio ai link degli articoli, che riportano in maniera esatta fonti, dichiarazioni e prove di quanto scritto finora dalla squadra di Sa Defenza. Iniziamo:

Perché le mafie operano sui confini nazionali? Perché dal 1992 ad oggi vi sono stati tanti attentati, svendite di patrimoni nazionali e l'implosione del comunismo con la conseguente caduta del muro di Berlino.

Che cosa hanno questi elementi in comune tra di loro? La fine della prima Repubblica, e l'inizio della seconda, segna il passaggio del primato della politica all'economia, con tutto ciò che ne consegue. La competizione di livello geopolitico diventa corsa geoconomica, che a sua volta evolve in competizione geofinanziaria. Il nuovo paradigma dominante diviene dunque quello dell'economia applicata alla vita, esattamente come in passato spettava alla politica attraverso l'educazione ideologica, sia essa cattolica o comunista, capitalista o socialista. Le stesse strutture d'intelligence, un tempo difensori degli equilibri e dei patti di natura internazionali, assumono il ruolo di alfiere delle imprese di stato e dei loro interessi strategici. Anche qui la sicurezza e la fedeltà ai vincoli internazionali vengono sostituiti dalla massima dell' ''interesse'' strategico, altro concetto di natura prettamente economico.

Questa trasformazione riguarda solo l'Italia o avviene a livello internazionale? A livello internazionale. Basta leggersi le direttive NATO sulla nuova dottrina d'applicazione di quegli anni. Si fa esplicitamente uso delle parole ''interesse strategico'' e ''imprese strategiche''.

Sì, ma la mafia cosa c'entra? La mafia, all'epoca Cosa Nostra e oggi 'Ndrangheta, si ''economicizza''. Sappiamo per certo, attraverso infinite sentenze passate in giudicato, che i Servizi Segreti utilizzavano le mafie in chiave anti comunista e per necessità di politica filo araba. Venuta meno la classe dirigente della prima Repubblica, e la loro politica estera, gli stessi Servizi entrano in crisi perdendo la loro ragion d'essere, come dichiarerà anche Fulvio Martini, ex direttore dei nostri Servizi, nel suo libro ''Nome in codice Ulisse''.

In un periodo di ''economicizzazione'' della vita anche gli apparati di ''sicurezza e informazione'' si adattano all'occorrenza. E visto che la struttura mafiosa si dimostra più efficiente e più efficace nell'intrattenere relazioni con i vari mercati neri e con i vari esponenti del crimine organizzato, la mafia, sia essa 'Ndrangheta che Cosa Nostra, diventa un Servizio Segreto, o meglio un Dis-Servizio di ''sicurezza e informazione''. Chi meglio delle nostre mafie possono controllare un territorio e disporre di informazioni da reperire nelle carceri a costo praticamente nullo e in tempo reale? Non dimentichiamo che in qualità di sistemi criminali organizzati siamo i primi al mondo, eccezion fatta per la Yakuza la quale opera con gran diligenza e che è sotto di noi solo di pochi punti...

Non è fantascienza? Assolutamente, no. Gli Stati Uniti d'America, la Russia, la Cina si affidano a gruppi para militari privati, finanziati con quantità di denaro esorbitanti. Il Giappone utilizza la Yakuza per le sue missioni sporche, la Cina la Triade, gli U.S.A. il gruppo Blackwater e i Russi il gruppo Wagner. Noi perché non dovremmo utilizzare la ''Cosa Nuova''? In termini di politica estera, l'Italia si mantiene attiva nel traffico di armi internazionale, di droga e prove false in materia di lotta al terrorismo. L'Italia è un narco stato, come Colombia o Messico. Non dimentichiamo poi che la 'Ndrangheta è una cosa sola con la massoneria e i servizi segreti detti ''deviati'', e che in Sicilia, come in Calabria, passano le comunicazioni strategiche della Telecom, i cavi sottomarini che arrivano fino in Medio Oriente, attraverso i quali inglesi, francesi e statunitensi spiano mezzo mondo. E non parlo solo di Echelon. Quale migliore copertura di un sistema criminale organizzato che sfugge miracolosamente a qualsiasi tentativo di eliminazione?

Che potere ha questa ''Cosa Nuova''? E perché lo stato non reagisce? - La Cosa Nuova ha il potere decisionale. Si parla sempre di mafia, ma non la si combatte. Si parla sempre prima delle elezioni del ponte sullo stretto di Messina, ma non lo si vuole mai costruire. Sai perché?

Perché? - Per lanciare un segnale di disponibilità. Non si agisce mai davvero in tal senso, altrimenti si attaccherebbe il padrone. Perché si parla tanto di Messina Denaro ma non lo si acchiappa mai?

Chi sono i referenti di questa Cosa Nuova? - Di sicuro esponenti del mondo della massoneria e dell'allora compromesso che avvenne tra nuova politica post Mani Pulite ed esponenti del mondo del patto atlantico. Bisognerebbe domandare a Berlusconi, De Benedetti e Napolitano cosa sanno a riguardo. Napolitano e Berlusconi sono nemici ideologici sulla carta, ma amici più che mai quando si parla di trattativa. Non a caso Berlusconi è il massimo centro p2ista esistente, e l'altro il successore di Andreotti. Intoccabile, ma onnipresente in ogni affare scottante. E, sempre le coincidenze, Graviano nomina Berlusconi e De Benedetti, quasi fossero competitori in un gioco più grande di loro...

Non dimentichiamo che anche De Benedetti è un massone, tessera numero uno del Partito Democratico, partito ultra filo francese legato alla fazione Democratica statunitense. Ti rinfresco anche un particolare: Mario Monti, prima di essere ''incoronato'' premier, chiese consiglio(o permesso?) a De Benedetti...

Con l'immigrazione cosa c'entra la mafia? - Più che di mafia dovremmo parlare di disservizi. I grandi gruppi industriali, da Finmeccanica a Telecom, hanno conosciuto indagini a non finire e collegamenti indicibili tra loro esponenti, traffico di armi, petrolio e truffe telefoniche, senza contare il candeggio dei capitali a Londra e gli omicidi-suicidi. Le mafie, o meglio il disservizio, è un centro di finanza occulta che sfrutta i livelli ultimi della criminalità proprio come fanno le imprese con i promoter. L'immigrazione è una manodopera a basso costo, impiegata per spacciare e prostituire. E poi dimentichi un punto fondamentale.

Quale? - A chi spetta, dal punto di vista istituzionale, la difesa dei confini? E attraverso quali metodologie? Ai Servizi di sicurezza e informazione, alias servizi segreti. Cavi sottomarini, riciclaggio, spionaggio, immigrazione, difesa dei territori, islamismo, massoneria, politica. Tutto collegato.

Quello che dici è di una novità assoluta. - Pensa che un tempo ciò non veniva assolutamente tollerato, in difesa della nazionalità ''mafiosa''. Oggigiorno abbiamo perso pure quello, dato che nella 'Ndrangheta e nel disservizio si inizia a parlare più inglese e francese che italiano o siculo-calabrese. Chi vuole capire, capisca.

Era mai successo qualcosa di simile prima d'ora? - Abbiamo un precedente con gli italiani di New York. Una volta diventati ''puliti'', attraverso gli ingenti investimenti nella borsa, chiusero con le attività illecite ed entrarono a far parte della stanza dei bottoni. Non è assolutamente vero che furono arrestati tutti. Buscetta ce lo racconta chiaramente.

Prova a considerare questi avvenimenti: De Blasio divenne sindaco di New York e molti dal cognome italiano divennero consiglieri di personaggi di spicco. Naturalmente, persone tutte per bene e che nulla ebbero a che fare con gli italo americani degli anni '70, anzi. Ciò tuttavia rappresenta un indicatore non di poco conto.

Spiegati meglio - Mi spiego meglio: quella mafia italiana di ''Wall Street'' era una mafia non dico ''buona'', perché sarebbe blasfemo, ma cosciente della loro condizione e che seppe attuare con gran saggezza, rispettando nei limiti i vecchi codici e in un certo senso anche una parvenza di ciò che era l'onore. La nostra, no. Si è totalmente contaminata.

Oggi com'è la situazione?  Il commissario dell'emergenza covid Arcuri, oltre ad avere la faccia che dimostra la sua qualità umana(o non umana), è il figlio di Aldo Arcuri. Il padre, Aldo Arcuri, era nelle liste della loggia massonica P2. Lo era anche Roberto Gervaso, e sicuro non era un criminale. Ma comunque il suo nome era lì.

Basta leggere alcune intercettazioni per rendersi conto dello strapotere di determinati personaggi e dei metodi utilizzati per gonfiare i prezzi e prolungare le emergenze.

Ma al governo non vi erano i 5 stelli? - I 5 Stelle hanno corteggiato questo sistema, e ho scritto anche degli articoli al riguardo. Per quanto idioti, hanno utilizzo gli stessi metodi di ''avvicinamento'' e ''corteggiamento'' utilizzati da Berlusconi e dal PD e criticati all'infinito da Travaglio. O sono dei criminali o dei deficienti. O perché, le due cose insieme.

Vi è mai arrivata una risposta a seguito di quanto scritto? - Zero, nemmeno da quell'ipocrita di Travaglio. Nulla. Il Disservizio è la struttura pensante d'Italia, il deep-state. Sta subendo una infiltrazione dalle forze straniere, è vero, ma ciò non cambia la struttura marcia del sistema. 

Perché non se ne parla? Perché nessuno vuole svegliarsi a temperatura ambiente, impiccato con un laccio di scarpe o con un palo che ti entra nel culo e ti arriva ai polmoni, magari con affianco un bel pacco di cocaina per depistare le indagini. E' facile eliminare le voci dissidenti in un paese come l'Italia. Ma se succede, sapete il perché e da chi è arrivato l'ordine.

Non avete paura voi di Sa Defenza? Siamo liberi pensatori, non parti del sistema. Non dobbiamo niente a nessuno. Al massimo non ci ''cagano'' minimamente e ci accusano di complottismo. E poi, come direbbe l'immenso Ferdinando Imposimato, per non essere uccisi bisogna dire sempre la verità. E' l'unica maniera che si ha per difendersi.

Per quale motivo? Perché, altrimenti, alla minima incomprensione e contraddizione, non importa se cadi dalle scale o vieni spinto, se ti rompi la testa l'importante è che tu muoia.

Link e articoli da leggere e che vi faranno scompisciare dalle risate per le immagini utilizzate:

https://sadefenza.blogspot.com/2020/06/mafia-5-stelle-i-nuovi-referenti-di-una.html

https://sadefenza.blogspot.com/2020/05/la-tre-trattative-tra-mafia-e-5-stelle.html

https://sadefenza.blogspot.com/2020/04/lo-stupido-piano-dei-5-stelle-che.html


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