sabato 12 novembre 2022

Duemilaquarantadue, il popolo blu

 




Two thousand forty-two, the blue people.
At the exact center of Sardinia was and is a site that with its energies that releases has cadenced the history of the Sardinian people.
That site was built by blue travelers.
But time and the neglect of men upset the arrangement of the megaliths present, the Sardinian nation lost the relevance it has always had in antiquity, was subjected to various invaders, and when at the head of the last invading state beings were established that we had completely lost their humanity, the blue people finally decided to intervene.
As a preliminary action in a nanosecond they re-established the exact location of the megaliths, exact to the millimeter, the island in concert was invested with a strong and beneficial immediate energy.
People understood that someone was supporting them, and they implemented a strategy that turned out to be successful.
He behaved as if the invader was not present in Sardinia, and from that moment on he created so many problems that he decided that it was not worth staying on an island inhabited by people who kept all the resources only for themselves, without conceding anything to the colonizing state.
The invading army that controlled what could not be controlled left the Sardinian soil forever, which returned definitively in the hands of the true Sardinians who in a few years had freed themselves before the countrymen who had not believed in the resurrection of an entire people, and after by the colonizer who came from the east.
And the blue people still watch over the people who first welcomed them.


2042
Il popolo blu.
«Cento bisavoli prima del bisavolo mio, nella Sardegna, raccontano gli antichi, sono venuti gli uomini del pianeta blu, a pelle blu e liscia che pareva di porcellana, con un corpo che pareva pieno di aria, ma non era di aria ma trasparente come una vetrina, che non era possibile toccarli se uno non voleva essere fulminato all’istante.
Dicono gli antichi che erano uomini di alta statura, con la faccia uguale alle statue di bronzo e di pietra che ricordano questa venuta».
E si ipotizza che dalla Sardegna non se ne siano mai andati.
E si racconta che osservano il popolo sardo e generalmente non intervengono nè per aiutare, nè per osteggiare, questo comportamento neutro è durato millenni.
Si racconta che venti anni fa qualcuno pagato dalle oligarchie che bene non vuole al genere umano, ha tentato di rinchiudere il popolo sardo disubbidiente, ma che aveva capito l'imbroglio, nel territorio isolano senza alcuna possibilità di lasciare l'isola.
Un po' come era successo tanto tempo prima agli indiani d'America.
Qualcuno poteva uscire, qualcuno ubbidiente che sosteneva il sistema, ma questa gente che poteva lasciare la Sardegna aveva perso parte della sua umanità, e certamente la propria anima.
Si racconta che queste disgrazie che misero il popolo sardo più evoluto nell'impossibilità di viaggiare intenerì il popolo blu, che viaggiatori lo sono dall'eternità.
Nel corso del tempo nell'isola restarono solo coloro che a causa di decreti cervellotici del sistema non potevano lasciarla, mentre la restante parte di popolazione, la più numerosa, lasciò l'isola.
Al centro esatto della Sardegna si trovava e si trova un sito che con le sue energie che sprigiona ha cadenzato la storia del popolo sardo.
Quel sito venne costruito dai viaggiatori blu.
Ma il tempo e l'incuria degli uomini stravolse la disposizione dei megaliti presenti, la nazione sarda perse la rilevanza che ha sempre avuto nell'antichità, venne assoggettata a vari invasori, e quando a capo dell'ultimo stato invasore si stabilirono esseri che avevamo perso del tutto la loro umanità, il popolo blu infine decise di intervenire.
Come azione preliminare in un nanosecondo ristabilirono l'esatta ubicazione dei megaliti, esatta al millimetro, l'isola di concerto venne investita di una forte e benefica energia immediata.
La gente aveva capito che qualcuno li affiancava, e mise in atto una strategia che risultò vincente.
Si comportava come se l'invasore non fosse presente in terra sarda, e da quel momento in poi gli creò tanti di quei problemi che questi decise che non valeva la pena restare in un'isola abitata da gente che teneva tutte le risorse solo per sè, senza concedere niente allo stato colonizzatore.
L'esercito invasore che controllava quello che non poteva essere controllato lasciò per sempre il suolo sardo, che tornò definitivamente nelle mani dei veri sardi che in pochi anni si erano liberati prima dei conterranei che non avevano creduto alla resurrezione di tutto un popolo, e dopo dal colonizzatore venuto dall'est.
E il popolo blu veglia ancora oggi sul popolo che per primo li ha accolti.


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