venerdì 14 febbraio 2025

Maria Zakharova ha indicato come "offensive scandalose e del tutto false le invenzioni blasfeme" le parole di Mattarella


Redarguito dalla Russia,  Sergio Mattarella, il facente funzione presidente della Repubblica, a darle voce  è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha indicato come "offensive, scandalose e del tutto false le invenzioni blasfeme" dell'inquilino del Quirinale, il quale ha paragonato le azioni della Russia in Ucraina al progetto del Terzo Reich in Europa, Reich tedesco e fascisti italioti sconfitti dal sacrificio di sangue con la morte di 27 milioni di russi, che  Mattarella finge forse di non ricordare?

"È strano e folle sentire invenzioni così blasfeme dal presidente dell’Italia, un paese che sa in prima persona cosa sia veramente il fascismo", ha commentato la Zakharova. Lo scorso 5 febbraio, durante una lezione all'Università di Marsiglia, Mattarella aveva affermato che "fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L'odierna aggressione russa all'Ucraina è di questa natura"


Il Ministro degli Esteri italiano, nel commentare la conversazione telefonica avvenuta tra il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e il Presidente degli USA Donald Trump, ha espresso il parere secondo cui l’Europa non dovrebbe rivestire un “ruolo di secondo piano” nei negoziati per l’Ucraina.

Dato che non esiste emoticon che sia in grado di trasmettere l’intera gamma di stati d’animo [che tale commento suscita], sarà necessario ricorrere alle parole.

Vorrei ricordare che sono stati proprio i leader dei Paesi UE, ovvero l’allora Cancelliere tedesco Angela Merkel e l’allora Presidente francese François Hollande, ad aver dichiarato apertamente, non molto tempo fa, che in realtà non avevano affatto intenzione di adempiere agli Accordi di Minsk, sebbene in precedenza avessero assicurato al mondo intero l’esatto contrario. Ora è questa la loro posizione ufficiale: gli Accordi di Minsk servivano come espediente per riorganizzare il riarmo di Kiev e per “fargli guadagnare tempo”.

In altre parole, fingevano soltanto di lavorare sulla questione ucraina animati da buona fede, mentre di fatto erano impegnati in una malvagia, pericolosa pantomima.

Il problema non sta solo nel fatto che hanno mentito: ormai a questo siamo tutti abituati. Il problema è che hanno tradito gli interessi dell’Europa, e che questo tradimento è stato una delle cause scatenanti della tragedia [a cui stiamo assistendo].

Con la loro approvazione da parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, gli Accordi di Minsk sono entrati a far parte dell’apparato di norme del diritto internazionale. Questo significa che tali accordi erano soggetti ad obbligo di implementazione.

Sia Hollande che la Merkel, e naturalmente anche i vertici italiani, questo lo sapevano perfettamente già allora, così come ne hanno contezza oggi. Violando il diritto internazionale, cosa che adesso riconoscono apertamente, i Paesi europei si sono resi i principali complici della catastrofe che si è scatenata in Ucraina, poiché è proprio a causa delle loro azioni che sul continente europeo adesso imperversa un conflitto armato. Se le norme previste dagli Accordi di Minsk fossero state implementate, l’Ucraina si sarebbe salvata, e allo stesso tempo ciò avrebbe mitigato la situazione davvero poco felice nella quale si trovano attualmente i cittadini dell’UE, il cui livello di benessere è calato in maniera significativa per via delle mosse sbagliate, o talvolta semplicemente criminali, messe in atto dai loro leader.

A conferma di quanto sopra, è sopraggiunto un farneticante commento da parte del Segretario Generale della NATO Rutte, in risposta a una domanda riguardante il fatto che la conversazione telefonica tra il Presidente Putin e il Presidente Trump abbia costituito o meno un “tradimento dell’Ucraina” da parte dell’Occidente. Una domanda inconsistente, così come la risposta che l’ha seguita.

Lo ripeto: gli occidentali hanno sì tradito l’Ucraina, ma ciò è accaduto quando ne hanno ostacolato la transizione alla democrazia e hanno impedito che il Paese potesse consolidare la sua indipendenza; l’hanno tradita quando hanno voluto interferire nei suoi affari interni, quando hanno messo gli ucraini contro i russi, di fatto aizzando slavi contro slavi, per poi dare il via a un colpo di stato incostituzionale; hanno tradito l’Ucraina quando hanno ingannato il mondo sulla loro volontà di rispettare gli Accordi di Minsk, mentre poi, invece, nella regione hanno scatenato una carneficina.

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