Carri armati israeliani e veicoli blindati all'interno della città di Rafah, nel sud di Gaza. © Twitter / Forze di difesa israeliane |
La città assediata nel sud di Gaza ospita attualmente 1,4 milioni di palestinesi sfollati da altre parti dell’enclave.
I carri armati israeliani sono entrati nella città di Rafah, nel sud di Gaza, all’inizio di questa settimana, con il primo ministro Benjamin Netanyahu che ha insistito sul fatto che l’operazione, ritardata per diversi mesi, era essenziale per garantire la “vittoria totale” sul gruppo armato palestinese Hamas.
Rafah attualmente ospita circa 1,4 milioni di palestinesi sfollati da altre parti di Gaza a seguito degli attacchi aerei e delle offensive di terra israeliane a partire dal 7 ottobre.
L’ONU ha avvertito che un’invasione israeliana sarebbe una “catastrofe” per i civili, mentre il presidente americano Joe Biden ha minacciato di fermare le consegne di armi “offensive” a Israele nel caso di un’invasione su vasta scala della città.
Netanyahu si è dimostrato riluttante a cedere alle pressioni di Washington, promettendo che Israele “combatterà con le unghie” contro Hamas se il flusso di armi americane si fermasse.