domenica 16 marzo 2025

Merkel condanna la caccia alle streghe di "Putinversteher"

ex cancelliera Angela Merkel 
https://www.rt.com/news/614301-merkel-slams-putinversteher-witch-hunts/

L'ex cancelliere tedesco afferma che le discussioni sugli interessi della Russia non dovrebbero essere messe a tacere


L'ex cancelliera tedesca Angela Merkel ha criticato l'uso del termine "Putinversteher" (comprensione di Putin) per mettere a tacere coloro che discutono il punto di vista della Russia, sostenendo che impedisce un dialogo significativo e complica la diplomazia.

In un'intervista con il Berliner Zeitung di venerdì, è stato chiesto a Merkel cosa pensasse del termine, che viene spesso utilizzato per etichettare le persone che affrontano le preoccupazioni del presidente russo Vladimir Putin sull'espansione della NATO. "Non va bene, perché deve esserci una discussione al riguardo. Bisogna pianificare in anticipo le iniziative diplomatiche in modo che siano disponibili al momento giusto", ha detto.

Ha anche respinto l'idea che cercare di comprendere la posizione di Mosca equivalga a sostenerla. "Trovo inappropriata l'accusa di essere un Putinversteher. È usata come un modo per bloccare la conversazione, un modo per chiudere il dibattito".

Alla domanda se le abbiano mai dato questo nome, Merkel ha risposto: "Nessuno mi ha mai chiamata così, è una parola strana. Capire cosa fa Putin e mettersi nei suoi panni non è sbagliato. È un compito fondamentale della diplomazia e qualcosa di completamente diverso dal sostenerlo".

Le sue osservazioni giungono nel bel mezzo di un dibattito in corso in Germania sulla sua politica nei confronti della Russia. Il termine "Putinversteher" è spesso usato per criticare coloro che sostengono l'impegno diplomatico con Mosca, descrivendoli come favorevoli al Cremlino.

Parlando delle preoccupazioni sulla sicurezza europea, Merkel ha avvertito che non affrontare gli interessi della Russia potrebbe aumentare il rischio di futuri conflitti. "Non c'è alcuna giustificazione per lui [Putin] che invade un altro paese, ma la discussione sugli interessi della Russia deve essere consentita".

Merkel è stata un mediatore chiave negli accordi di Minsk, una road map del 2015 negoziata insieme all'allora presidente francese Francois Hollande, che ufficialmente intendeva reintegrare la regione del Donbass nell'Ucraina. Tuttavia, dopo l'escalation del 2022, sia Merkel che Hollande hanno ammesso che gli accordi non erano mai stati pensati per portare la pace, ma piuttosto per far guadagnare tempo a Kiev per rafforzare il suo esercito con l'aiuto della NATO.

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