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giovedì 2 maggio 2024

Reflusso gastroesofageo? No, è allergia alimentare

Come sospettato da diversi anni, l’eccesso di prescrizioni di inibitori di pompa protonica, i famosi protettori gastrici, per la malattia da reflusso è il più delle volte inutile.


Ormai un protettore gastrico non si nega a nessuno.

Basta che una persona abbia la lingua semplicemente un po’ irritata per sentirsi prescrivere un protettore gastrico. “Sicuramente avrà un po’ di reflusso” dice spesso il medico, e l’ignaro paziente assume un prodotto che probabilmente non darà beneficio, e che in moltissimi casi può addirittura peggiorare la condizione vera di partenza: una infiammazione da cibo con conseguente aumento degli eosinofili e spasmo esofageo successivo.

mercoledì 1 maggio 2024

Gastroprotettore, mi hai spezzato il cuore

di Attilio Speciani

Scoprire che un gruppo di farmaci tra i più prescritti al mondo può aumentare il rischio di infarto, e quindi favorirne la comparsa, potrà finalmente aiutare qualche irriducibile prescrittore di lansoprazolo a smettere.


Ci auguriamo anche di vedere le tante persone che vivono di protettori gastrici cambiare idea sulla loro innocuità.

Il nome trae sicuramente in inganno. Si pensa che i protettori gastrici inibitori di pompa protonica, come Omeprazolo, Lansoprazolo e Pantoprazolo, possano solo fare del bene, ma abbiamo già documentato negli anni passati che in realtà aumentano da subito il rischio di sviluppare allergie alimentari anche gravi, aumentano il rischio di sviluppare malattie infettive e soprattutto, inibendo la produzione di acidità gastrica, impediscono la completa digestione degli alimenti che vengono utilizzati e il relativo assorbimento di molti nutrienti indispensabili.

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