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mercoledì 30 ottobre 2024

Il referendum sull'UE di questo piccolo paese post-sovietico è stato rubato?

I cittadini moldavi fanno la fila per votare alle elezioni presidenziali e al referendum costituzionale nazionale sulla futura adesione all'UE davanti all'ambasciata moldava a Mosca, Russia © Sputnik / Sputnik
Di Petr Lavrenin, giornalista politico nato a Odessa ed esperto di Ucraina ed ex Unione Sovietica

La Moldavia ha tenuto elezioni presidenziali e votato per l'adesione all'UE. Ci sono sospetti sui risultati di entrambe le elezioni


Il primo turno delle elezioni presidenziali e il tanto pubblicizzato referendum dell'UE in Moldavia sono ora al centro di polemiche, con accuse di manipolazione del voto e di diffusa privazione del diritto di voto.

Il governo del presidente in carica Maia Sandu ha celebrato una vittoria risicata al referendum sull'adesione all'UE, dove il sostegno pro-UE ha superato di poco il 50%, una cifra aumentata solo dopo i voti della diaspora conteggiati in ritardo. Tuttavia, lo stretto margine e l'improvviso passaggio al voto "" dopo l'arrivo delle schede dai paesi occidentali hanno suscitato allarme

sabato 12 dicembre 2020

LA CORTE SUPREMA RIGETTA CAUSA TEXAS

sadefenza.org



LA CORTE SUPREMA RIGETTA LA CAUSA DEL TEXAS. La situazione politica e sociale americana si complica vista la presa di posizione della Corte Suprema, che dobbiamo sapere ha il compito di giudicare che le leggi degli stati aderenti alla federazione siano conformi alla Costituzione degli Stati Unti; con la decisione infausta e pilatesca della Corte che non agisce ne giudica nell’ambito delle proprie competenze per l’applicazione della legge costituzionale che le permette di giudicare le leggi degli stati aderenti sulla loro costituzionalità, con il rigetto della richiesta del Texas si apre un vuoto giudiziario molto pericoloso per lo stato americano, la mancata decisione della più alta Corte di giustizia della più grande potenza militare al mondo , pone inquietanti sviluppi futuri nella cosiddetta terra della libertà;


L’atteggiamento pilatesco della Corte Suprema che si lava le mani rigettando la denuncia di uno stato il Texas sostenuto da altri 18 stati, la denuncia della mancata applicazione della costituzione nelle leggi delle elezioni considerate una”truffa” per l’uso di macchine gestite da soggetti esteri ed esterni alla macchina burocratica statale USA, genera un vuoto di legalità e rischia di gettare l’America in una seconda e più cruenta guerra civile;

Ora attendiamo e aspettiamo di vedere come agiranno le Forze Armate USA, e se vi sarà una risposta equilibrata al disimpegno dei Giudici, se prenderanno il controllo la situazione politica dello FEDERAZIONE ormai in balia del vuoto legale, la mancata giustizia e inapplicata legge costituzionale, apre orizzonti finora considerati impossibili nella più vecchi a democrazia occidentale, potrebbe essere dichiarato lo stato di emergenza , nei giorni scorsi si son avute le prime avvisaglie con il rientro nelle loro basi delle varie navi della US Navy, evidentemente qualcosa bolle in pentola , attendiamo di vedere cosa succede .
SaDefenza

Negli ultimi quattro giorni, ci sono stati massicci movimenti di truppe, equipaggiamenti e rifornimenti all’interno degli Stati Uniti continentali (CONUS).

Di Joe Hoft

La Corte Suprema degli Stati Uniti respinge la causa del Texas. Il caso del Texas contro Pennsylvania, Michigan, Wisconsin e Georgia è esploso. I Giudici della Corte Suprema decidono di non prendere in considerazione il ricorso che viola la costituzione. 

L’intero paese ora sa che lo stato del Texas ha citato in giudizio la Georgia, il Michigan, la Pennsylvania e il Wisconsin lunedì sera alla Corte Suprema degli Stati Uniti, contestando le loro procedure elettorali illegali.

Il Texas ha sostenuto che questi quattro stati hanno violato la Costituzione degli Stati Uniti perché hanno apportato modifiche alle regole e alle procedure di voto attraverso i tribunali o attraverso azioni esecutive. Ma questi stati non hanno apportato i cambiamenti attraverso le legislature statali come enunciato nella Costituzione degli Stati Uniti.

La sentenza della Corte Sprema che decide di non decidere

Sotto la posizione di 106 deputati repubblicani della Camera degli Stati Uniti che hanno firmato un breve appoggio al Texas in questo caso (l’elenco dei firmatari dovrebbe essere oltre 200):

Sotto la contro denuncia dei cosiddetti stati blu coinvolti che si sono uniti a Pennsylvania, Michigan, Georgia e Wisconsin. A loro sta bene la massiccia corruzione fintanto che non ottengono il potere:

Ora non ci resta che aspettare per vedere le mosse del presidente in carica Trump e di tutto l’entourage repubblicano di fronte a questa inaspettata e incosciente non decisione della Corte Suprema.

Sotto analisi politiche prima e post “decisione” della Corte Suprema:


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