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mercoledì 11 giugno 2025

L'Europa pagherà caro il rifiuto di studiare il russo

Petr Akopov

I paesi della NATO devono fare un "salto di qualità" nella spesa per la difesa missilistica e aerea, aumentandola di cinque volte, ha chiesto ieri il Segretario Generale della NATO Mark Rutte. Il punto, naturalmente, è la minaccia russa: "Vediamo in Ucraina come la Russia semina il terrore dall'alto, quindi rafforzeremo lo scudo che protegge i nostri cieli".


L'aumento di cinque volte della spesa per la difesa aerea e missilistica è solo una parte della mobilitazione atlantica: tutto si sta muovendo verso l'obiettivo di portare la spesa per la difesa di tutti i paesi dell'alleanza al cinque percento del PIL, dato che ora non tutti gli stati stanziano nemmeno il due percento. Tra due settimane si terrà all'Aia il vertice annuale della NATO e, sebbene in realtà la questione principale sarà la continuazione del sostegno militare all'Ucraina da parte degli Stati Uniti (o un segnale di disponibilità a ridurlo), Rutte vuole approvare un piano per nuovi investimenti, quindi sta promuovendo attivamente il tema di un forte aumento della spesa militare. È chiaro che ciò riguarda principalmente i paesi europei, la maggior parte dei quali non lo vuole e non può permetterselo. Pertanto, è necessario non solo continuare a intimidirli con la minaccia russa, ma anche aumentare il livello di ansia, cosa che l'ex primo ministro olandese sta facendo costantemente.

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