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sabato 27 aprile 2024

IL DIRITTO ALLA DERIVA. I DIRITTI COSTITUZIONALI. LAVORO STATO SOCIALE AUTORITARISMO SANITARIO. A LIVELLO PLANETARIO LA CARTA DELLE NAZIONI UNITE, GINEVRA... NEL BELPAESE

di Antonello Boassa

Sarebbe un triste elenco. Mi limiterò ad alcune realtà penalizzate dalla ferocia e dalla latitanza dell'Occidente Collettivo. La strage di Gaza impunita e continua. Ancora in questi giorni raid sionisti.

 Anche in Cisgiordania (dove si contano già quasi 500 assassinii), dopo gli eccidi di Shifa e di Nasser con il ritrovamento di fosse comuni, dopo le incursioni omicidiarie dei coloni illegali e l’ostruzionismo sugli aiuti umanitari. Ignorate con tracotanza e alterigia dal governo israeliano le richieste della Corte penale internazionale che aveva sentenziato su un’ipotesi(?) di genocidio, nonché la risoluzione del Consiglio di sicurezza su un immediato cessate il fuoco (risoluzione minata dagli Stati Uniti che l'hanno resa non vincolante). 

giovedì 14 settembre 2023

PERCHE' QUEL RITO E' ANTICO COME IL MONDO

L' orrore della governance globale attuale ripete pedissequamente le nefandezze compiute dal Potere della ricchezza e delle armi lungo i secoli. La pace è sempre stata una tregua per gli stati ma per chi lavora non c'è mai stata. E neanche giustizia. I morti sul lavoro ci sono sempre stati. Impensabile, non produttivo, creare condizioni di pace nei luoghi di lavoro. Ogni tanto un guaito di protesta. Poi silenzio come se appartenesse alla normalità delle cose. al placido fluire dele acque di un fiume.

Il massacro nei luoghi di lavoro è accettato come una tempesta cui non ci si può opporre. E' necessario per il Pil, per i palazzinari, per gli azionisti. Vi sono equilibri del bilancio in funzione borghese parassitaria che non si possono modificare.

giovedì 2 settembre 2021

Inapplicabilità del Green Pass e sospensione dal lavoro



Riceviamo un documento sull'inapplicabilità del Green Pass per la sospensione dal lavoro che giriamo a tutti per prenderne visione

Alleghiamo un documento sulla inapplicabilità del green pass per la sospensione dal lavoro.

Con le giuste motivazione ci si fa riabilitare dal giudice, ma basta minacciarlo bene, soprattutto al funzionario che firmerebbe il provvedimento perché verrebbe poi querelato per danni morali, dopo la riabilitazione, e si calmano subito.

Chiarimenti circa la Direttiva Ministeriale sulla Sospensione dal lavoro per i “Non Vaccinati” Voi non lo sapete, ma oltre che biologo, sono anche RSU ed un “vecchio sindacalista”; inoltre ho superato, senza prendere posto, due concorsi a dirigente ministeriale e sono un ex funzionario ministeriale. Per questo qui dico, sottoscrivo e confermo, assumendomi tutte le responsabilità di quanto scrivo: nessun lavoratore può essere sospeso, o spostato di ruolo, o può avere ridotto o tolto lo stipendio, se non per cause previste nel CCNl.

L’unica possibilità per il SOLO CAMBIO DI MANSIONE, è il riconoscimento, da parte di una apposita commissione, dopo una opportuna istruttoria (e non da parte del “medico competente”, figura che NON ESISTE NEL NOSTRO ORDINAMENTO), della “non idoneità al lavoro”. Nessun altro, neanche il Giudice del Lavoro, può intervenire in tal senso, figuriamoci il datore di lavoro o il Dirigente Scolastico!

La vaccinazione non rientra tra gli obblighi contrattuali, né può essere assimilata alla voce “responsabilità e sicurezza sul luogo di lavoro” prevista nella L.81/08, poichè questa fa riferimento a dispositivi, messa in sicurezza dell’edificio, controlli sui macchinari, etc., ma 
MAI SULLA SALUTE PERSONALE DEI DIPENDENTI!

Nessuno, ad esclusione di un magistrato nel pieno svolgimento delle sue funzioni giuridiche, può chiedervi di esporre un “green pass” o qualsiasi documento che attesti che siete vaccinati, poichè NESSUNO è autorizzato a chiedervi se siete vaccinati!

Il green pass è illegale come atto di verifica della idoneità all’impiego ed è paragonabile al “libretto di vaccinazione” che da sempre usiamo. Si è mai visto che uno venga licenziato perché non ha fatto uno dei vaccini obbligatori? E, allora, come può esserlo per non aver fatto un vaccino non  obbligatorio?

Ogni minaccia in tal senso da parte del datore di lavoro, del direttore, del dirigente scolastico, rientra nel reato previsto dall’art.692 del c.p., ovvero “estorsione”, reato punibile con la reclusione da 5 a 15 anni, perché solo la modifica del contratto di lavoro, dopo consultazione con tutti i sindacati di
base, potrebbe avere valore se la vaccinazione fosse inserita come “conditio sine qua non” per lavorare, ed, in ogni caso, questa non potrebbe avere valore retroattivo, poiché il vostro contratto di lavoro è stato stipulato quando valevano le condizioni previste dall’allora vigente CCNl, e nessun requisito può essere modificato con effetto retroattivo.

Se, quindi, vi minacciano in tal senso, voi fatevelo mettere per iscritto, andate ad una caserma dei CC o in Procura e DENUNCIATELI!
NESSUNO PUÒ OPPORSI E NON PRENDERE LA VOSTRA DENUNCIA! NEANCHE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA! COSI’ COME, NESSUN MAGISTRATO PUO’ OPPORSI DI PROCEDERE CONTRO UN DATORE DI LAVORO CHE HA, PALESEMENTE, COMMESSO UN REATO DEL GENERE!

Il vostro datore di lavoro finirà diritto in galera, voi riotterrete il posto di lavoro e, inoltre, il datore di lavoro vi dovrà dare un congruo risarcimento danni. Voi, a tale proposito, aggiungete il “carico”: chiedete i danni morali e psicologici derivanti dal sopruso che vi è stato perpetrato, così caricherete anche di pesantezza la pena inflitta.

 

Dott. Massimo Coppolino
















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