ENCEFALOPATIA POST VACCINICA
Lo studio, sorprendentemente, conclude: "....Casi di presunta encefalopatia vaccinale potrebbero infatti essere un'encefalopatia epilettica geneticamente determinata emersa "de novo". Queste scoperte hanno importanti implicazioni cliniche per la diagnosi e la gestione dell'encefalopatia e, se confermate in altre coorti, importanti implicazioni sociali per l'accettazione generale della vaccinazione....."
"De-novo mutations of the sodium channel gene SCN1A in alleged vaccine encephalopathy: a retrospective study" - Samuel F Berkovic, Louise Harkin, Jacinta M McMahon, James T Pelekanos, Sameer M Zuberi, Elaine C Wirrell, Deepak S Gill, Xenia Iona, John C Mulley, Ingrid E Scheffer. - Lancet Neurol 2006; 5: 488–92 Published Online April 20, 2006 DOI:10.1016/S1474-4422(06) 70446-X."
Qui lo studio: https://bit.ly/2z2nA6Y
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L'Ordine dei Biologi minaccia i prof padovani «Vi facciamo causa».
Grazie a Mattia Marchi
Il Corvelva? «Un’associazione meritoria, che applica i principi di precauzione». L’etichetta di No Vax? «Una forma di oscurantismo culturale». E l’Università di Padova? «Negli ultimi tre anni ha ricevuto 150 mila euro da GlaxoSmithKline, forse i suoi docenti non sono proprio campioni di obiettività». Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei Biologi, risponde così alle polemiche sulla donazione di 10 mila euro assegnata a un’associazione di area No Vax come il Coordinamento veneto per la libertà delle vaccinazioni (Corvelva) per analizzare i vaccini, duramente contestata dai docenti padovani Gerolamo Lanfranchi e Giorgio Palù. «Faremo causa per diffamazione e chiederemo al ministero di spostare le commissioni degli esami di Stato in Biologia da Padova a Venezia, perché i docenti padovani sono in evidente contrasto con l’Ordine - annuncia D’Anna - Lanfranchi e Palù fanno dei processi alle intenzioni, forse perché devono tutelare qualche interesse: la scienza si confuta con la scienza, non con gli anatemi. Chi si deve vergognare è chi ha preso soldi dai fornitori di vaccini». D’Anna ricorda che lo scorso ha ospitato il convegno «Big data e nuovi vaccini» in collaborazione con Glaxo: «Noi invece sosteniamo che bisogna ascoltare la scienza indipendente. E il 25 gennaio organizzeremo un convegno sul tema delle vaccinazioni in sicurezza, con buona pace di Lanfranchi e Palù». Ivan Catalano, presidente della commissione parlamentare che ha sollecitato gli studi sui vaccini, ha scritto una lettera al rettore Rosario Rizzuto in cui dice di sentirsi «offeso» dalle parole di Lanfranchi e Palù. Al coro delle proteste si unisce anche Livio Giuliani, responsabile scientifico del Codacons: «Il dipartimento di Lanfranchi prende finanziamenti da BigPharma. Le critiche che i maligni potrebbero scambiare per invidia non sembrano disinteressate». Infine Anna Verde, commissario straordinario dell’Ordine dei Biologi Triveneto: «Il gesto di D’Anna è stato encomiabile»
NOTA PERSONALE DI CORVELVA: Quasi due anni fa avevamo avvisato, "non ci rompete le scatole", lasciateci tranquilli che a noi l'obbligo non va proprio bene. Ora si è voluto da prima imporre un obbligo senza senso scientifico con la legge 119/17, poi un oscurantismo degno di un paese dell'ex blocco sovietico. Noi ora non ci fermiamo, non ci accontenteremo della libertà, arriveremo a far luce sulla questione vaccinale, indipendentemente da tutto.
Non siamo soli e siamo determinati!
Fonte: [CORVELVA]
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