“In questo momento l’Italia la vedo molto incanaglita, molto aggressiva.
La rabbia e la paura per quelle che sono le incertezze del momento che stiamo vivendo si riflette poi in un sentimento di astio, di livore, di ferocia che si esprime anche nelle piccole cose.” Paolo Virzì regista, sceneggiatore e produttore cinematografico
Articolo di Mariano Abis
Il pensiero di Paolo Virzì nella fattispecie è ampiamente veritiero e condivisibile, si tratta di scoprire quali siano le cause.
E se questo è la norma nella società reale, direi che nella società virtuale internettiana alla quale ben pochi riescono a sfuggire, il problema risulta amplificato.
Sappiamo tutti ormai le svariate ragioni per le quali sono stati ideati i social.
Una delle ragioni e nemmeno la più importante è mettere "la gente contro" .
I fetenti, cioè i proprietari dei social, nonché di tutte le espressioni che abbiano anche una piccola rilevanza sia commerciale che culturale (a questo proposito si studi il loro famigerato e vincente piano Dulles https://jolao77.blogspot.com/search/label/Piano%20Allen%20Dulles) hanno inizialmente distrutto o quantomeno resa marginale la civiltà planetaria che definiamo come la splendida civiltà contadina.
Hanno instillato tra l'altro nella gente la necessità dell'urgenza, della fretta, dell'immediatezza.
Mai e poi mai i nostri "vecchi" "contadini" avrebbero dato giudizi affrettati riguardo a qualunque manifestazione del pensiero e delle scelte altrui.
Ma oggi, sui social e sulla vita reale, sull'onda di una emozione incontrollata che suscita una immagine, un comportamento, una opinione, un avvenimento, la gente ha disimparato a farla sedimentare e si sente invogliata, quasi costretta a intervenire d'istinto con giudizi a volte sproporzionati e contorti.
Fa certamente onore a chi si informa su internet il fatto di non seguire in maniera esclusiva televisore e giornali.
Ma a quanto vedo internet, i social, l'inquinamento elettromagnetico e ingabbiamenti vari e virtuali hanno ingenerato nella gente nuove fobie, nuove aggressività e nuovi comportamenti discutibili.
Pubblicai ben oltre due lustri fa, per la casa editrice Booksprint un romanzo breve:
https://www.booksprintedizioni.it/libro/Racconto/sfumature-di-giallo-speranza .
Qualche giorno fa pubblicai su FB e sul mio diario a distanza di pochi minuti questi due post;
https://www.facebook.com/marianu.abisi/posts/pfbid02XyxDmix8gaWwWjeRYvtrPPjy2bYPrS4H1aot3K95iD3cMeqwTG7QiuMsZYHWwrCvl?__cft__[0]=AZV2tt02MmGZN2-VjYiPFV8bInCgMVqQibLlvpReJbp5480ERjYKobFv8d8O3FX3liEhtHzFOmFWEsHPPcRnhNgDj_w9ab-CulrS5qkjdWP6C9nYXJNnjegh1OJkElkYYyE&__tn__=%2CO*F
https://www.facebook.com/marianu.abisi/posts/pfbid02Ao7w252vq6zxLmy2nBuFFNNa3Nttcpz6P4UQ2Sun5mXi3rdAgnJHpmb6Ya8Va1URl?__cft__[0]=AZVIdTfBJRV_wZQjeSuY-ihTwnK447C1z7pwS1D9DwX2tCxvhIld6Z1DDfi08U5MR7ixwFz5GqRmZMoVaoecxfpM0Ua8PhJakYKgYE5crLcq_AMZ6ZzvfuNQu3vhiNGlTvsKmHvJ3H6AjwaUyumjaXYgZMP4lfJTuUru6dFdYvmCKg&__tn__=%2CO%2CP-R
L'immagine che ho usato è la foto reale di un cardellino che a prima vista semberebbe in gabbia.
Un tizio, che evidentemente restò colpito da quella immagine si affrettò a spalare fango sulla mia persona senza lasciar sedimentare l'emozione e cercare approfondimenti facilissimi da trovare.
Non mi diede nemmeno modo di controbattere e bloccò i miei profili.
Ero fuori casa senza computer e senza smartphone, qualcuno mi informò dell'attacco alla mia persona, e senza pensarci su (errore) chiesi ad un amico che era con me di postare per conto mio questo commento al quale è seguita la risposta stizzita e sconclusionata del tizio giudicante:
Sono seguite, una volta rientrato a casa, le mie risposte che in una maniera o nell'altra alla fine il bannatore sarà costretto a leggere e meditare:
Nella seguente anteprima dell'opera si spiega che il cardellino non era affatto prigioniero, ma libero.
https://www.booksprintedizioni.it/public/libri/anteprima_sfumature_di_giallo_speranza.pdf
Questo articolo non è stato scritto per spirito di rivalsa contro il giudice supremo che ha usato il mio diario in maniera così indegna, o per salire in cattedra, è stato fatto per dimostrare come le oligarchie hanno traviato, condizionato in maniera pesante e maligna la gente, e che questo schifo di aggressiva società-sistema è da contrastare con ogni mezzo prima che diventi la norma.
Se si destassero i nostri avi e vedessero come i fetenti hanno plagiato le menti della gente, anche la gente che crede di essere informata per motivi internettiani, penso che rabbrividerebbe alla vista di tanta umanità zombizzata nel fisico e nella mente.
Loro per lo più comunicavano in maniera assolutamente chiara e assertiva, secondo i loro codici d'onore, avevano i loro personali archetipi, quando parlavano guardavano in faccia l'interlocutore, e davano sempre l'opportunità di controbattere.
La vera evoluzione è il confronto leale e paritetico, se non c'è confronto non esiste evoluzione.
Devo ammettere che sono considerato un bannatore seriale, ma lo faccio sempre e solo dopo un confronto che abbia esaurito margini di comunicazione, bannare senza contradditorio è prassi recente altrui, roba disonorevole e vigliacca.
Se poi penso al fatto che ho subito un attacco da parte di un individuo che dimostra una certa cultura e col quale ho scambiato chilometri di chat, e che quindi mi dovrebbe conoscere non in maniera superficiale, allora penso che non abbiamo scampo, i fetenti stanno vincendo tutte le battaglie e vinceranno la guerra, a meno che ...
:Mariano-Abis:
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