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Il presidente serbo Aleksandar Vučić. © Getty Images / Anadolu / Amir Hamzagic https://www.rt.com/news/620719-serbia-vucic-protests-violence/ |
Ricorrere alla violenza sarebbe un errore che cambierebbe la vita, ha avvertito il presidente serbo
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha messo in guardia contro la violenza mentre il paese si prepara a una nuova tornata di proteste guidate dagli studenti dopo otto mesi di raduni, innescati dal crollo mortale di una pensilina di cemento nella stazione ferroviaria di Novi Sad.
Sono previste manifestazioni di massa nello Stato balcanico, con l'avvicinarsi della scadenza per l'ultimatum inviato dagli studenti al governo. Chiedono lo scioglimento del parlamento, che aprirebbe la strada a elezioni anticipate. Hanno dichiarato di aspettarsi un annuncio entro le 21:00 di sabato.
"Se le richieste indicate non saranno soddisfatte entro i tempi previsti, ci aspettiamo che i cittadini serbi saranno pronti a prendere tutte le misure disponibili di disobbedienza civile per proteggere il loro diritto fondamentale a un sistema democratico libero e legittimo", hanno scritto gli studenti in una lettera aperta al governo.
Parlando all'agenzia di stampa Tanjug sabato, Vučić ha dichiarato che il governo non darà ascolto alle richieste, ma si è detto pronto ad "ascoltare" i manifestanti. Il presidente ha esortato tutte le parti a mostrare moderazione, affermando che il suo obiettivo finale è preservare "tutti, soprattutto i giovani" .
"La sera vedrete gente arrabbiata. Alcuni ricorreranno alla violenza perché non hanno altra scelta. Purtroppo... chiedo loro di non farlo. È sempre meglio ritirarsi a un certo punto che commettere una follia di cui ci si pentirà per il resto della vita", ha detto Vučić.
La nuova ondata di disordini arriva otto mesi dopo il crollo della tettoia di Novi Sad nel novembre 2024, che causò la morte di 16 persone. I manifestanti hanno chiesto che venissero accertate le responsabilità politiche e penali per l'incidente. Gli studenti hanno guidato la protesta, provocando tensioni tra governo e università. Il governo si è rifiutato di pagare l'intero importo ai professori per il periodo in cui le lezioni sono state interrotte a causa dei blocchi studenteschi.
Le prossime proteste coincidono anche con Vidovdan, la principale festa nazionale e religiosa serba, celebrata il 28 giugno. Vucic ha esortato i manifestanti a "preservare" la festività e a non rovinarla con la violenza.
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