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giovedì 19 ottobre 2023

ALI DIFFIDA GLI ABUSI e la SOCIETÀ CIVILE PRESIDIA L'OSPEDALE BROTZU A CAGLIARI

Presidio 18 ottobre all'ospedale Brotzu di Cagliari FOCUS: malasanità , mascherine, vessazione di dipendenti e diritti lesi degli ammalati. Informazione diffida Avv. Verdone e distribuzione Vademecum su come comportarsi per diritti negati

In seguito all'emissione della illegittima “ordinanza Schillaci” del 28.4.2023 che obbligava l’utenza all’uso della mascherina nei luoghi ad alta densità di cura nonché attribuiva ai direttori sanitari, anche di strutture private, il potere di decidere se imporre l’uso della mascherina e l’effettuazione dei tamponi diagnostici in tutti i locali diversi da quelli anzidetti, Avvocati Liberi ha proposto ricorso al TAR ed ottenuto un provvedimento interlocutorio del 11.9.2023 che rilevava tale ordinanza priva del requisito dell’urgenza e non  suffragata da un’istruttoria e da motivazioni adeguate.

L’ordinanza ministeriale non solo è nulla e illegittima, ma diviene addirittura illecita in quanto alcuna Legge prevede l’imposizione ai cittadini di prestazioni personali (uso della mascherina) o di trattamenti sanitari (effettuazioni di tamponi diagnostici), obblighi che sono riservati alla Legge dagli artt. 13, 26, 23 e 32 Cost.

Ancor più illecite sarebbero però le imposizioni alla libertà personale, alla libertà di circolazione e alla libertà delle cure imposte da provvedimenti o circolari interne dei direttori sanitari ai pazienti per l’accesso alle cure ed all’utenza per l’accesso alle strutture di cura socio-sanitarie e socio-assistenziali, alle strutture di ospitalità e lungodegenza, alle residenze sanitarie assistenziali, agli hospice, alle strutture riabilitative, alle strutture residenziali per anziani ed a quelle di cui all’art. 44 DPCM 12.1.2017.

sabato 19 agosto 2023

L'Occidente non ha più il governo della maggioranza: il capo delle elezioni russe

Ella Pamfilova © Sputnik / Anton Denisov
rt.com
La Russia non ha bisogno del tipo di "democrazia" praticata in Occidente, ha affermato Ella Pamfilova

L'Occidente collettivo sembra aver abbandonato la democrazia per il governo delle minoranze e la Russia non vuole averci niente a che fare, ha detto venerdì Ella Pamfilova, capo della Commissione elettorale centrale russa.
“Nella mia comprensione, la democrazia è semplicemente un meccanismo per eleggere un governo”, ha detto Pamfilova, “Ma nella comprensione occidentale … ​​Cosa sta succedendo ora in Occidente? Questo non è il governo della maggioranza, ma della minoranza. Non abbiamo bisogno di quel tipo di democrazia”.
Pamfilova stava parlando al forum "Territorio del significato" e le è stato chiesto di parlare a una dichiarazione del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che il New York Times ha citato dicendo che la Russia non aveva una democrazia, ma una "costosa burocrazia" .

lunedì 5 giugno 2023

Punirne uno per educarne cento? NO!


Il GIUDICE SUSANNA ZANDA è sotto inchiesta disciplinare per aver aver fatto il proprio lavoro di Giudice indipendente!

Gli atti del suo procedimento si trovano a Roma, presso la corte suprema di cassazione.

Dimostriamo solidarietà al Giudice con

Un fiore per SUSANNA!

Mandiamo un fiore in segno di sostegno e dimostriamo che non è da sola!

venerdì 11 novembre 2022

Attenzione: Il sistema non vuole far realizzare il programma al governo in carica

Il giornalista Marcello Foa, ex presidente della Rai FOTO: ANSA
di Fabrizio Corgnati
Marcello Foa: «Attenta Meloni, il sistema vuole impedirti di realizzare il tuo programma»

Il giornalista Marcello Foa, ex presidente della Rai, presenta al giornale Diario del Web il suo ultimo libro «Il sistema (in)visibile. Perché non siamo più padroni del nostro destino»

«Non siamo più padroni del nostro destino», anzi, siamo tutti condizionati da un «sistema (in)visibile». Questo è il titolo (e il sottotitolo) dell'ultimo libro, edito da Guerini, di Marcello Foa, giornalista ed ex presidente della Rai. Un'analisi lucida, acuta e per nulla scontata della nostra realtà sociale e politica, così come si è delineata con le crisi degli ultimi anni, dal Covid alla guerra in Ucraina. Ma che suona anche come un avvertimento alla nuova premier Giorgia Meloni e al suo governo: occhio che cambiare l'Italia come intendete fare potrebbe rivelarsi più difficile del previsto. 

mercoledì 20 luglio 2022

QUELLO CHE NON VI HANNO DETTO SULLE DIMISSIONI DI DRAGHI E LA CRISI DI GOVERNO

Mario Draghi e Joe Biden
di Antonio Socci 

L’astuzia politica tutta democristiana del presidente Mattarella ancora una volta ha prevalso su quella del famoso banchiere e tecnocrate. Infatti il Capo dello Stato, giovedì, respingendo e sospendendo le sue dimissioni, gli ha presentato il rinvio alle Camere come un dovere istituzionale e Draghi si è fatto convincere.

Ora però il premier si trova in un pasticcio da cui gli sarà difficile uscire indenne. Infatti mercoledì il suo governo otterrà sicuramente la fiduciadel Parlamento, probabilmente – visto che non ha ritirato i ministri – perfino quella del M5S (che comunque non è numericamente indispensabile).

domenica 27 marzo 2022

Relazione manifestazione 26 marzo a Cagliari


RELAZIONE 26 MARZO 2022

Continua la lotta IN PIEDI DA ANNI per liberarci da un sistema malefico aggressivo e mortifero, ora dopo due anni di lockdown , distanziamento sociale , mascherine e inoculazione di un siero genico chiamato vaccino che sta creando morti improvvise , attacchi di cuore , emorragie interne, formazione di tappi venosi procurati dalla formazione di organismi innaturali che intasano le vene che portano lo sfortunato alla morte. 
Ma i più vengono colpiti da effetti avversi che portano molte malattie di genere psicofisico, fisico e nervoso, perfino l'HIV la famosa AIDS che avevamo dimenticato negli anni, insomma tutto è predisposto per uccidere e depopolare la nostra terra.
Le ultime notizie di Eudravigilance oltre 41mila morti da vaccino e quasi 4 milioni di danneggiati dai vaccini, Pfizer-BionTech, Moderna, AstraZeneca e Janssen.

E per mettere la ciliegina su tutto questo disastro il governo dei migliori criminali nel suo ultimo decreto – orwelliano detto di Fine Emergenza, mentre in realtà aggrava e rende eterna l’emergenza sanitaria – viene instaurata pienamente la dittatura “terapeutica” in vista della prossima plandemia, prevista quest’autunno da Ursula e Pfizer. Lo scopo è di giungere alla inoculazione del 100 per cento dei cittadini. 

Il governo Draghi trasferisce totalmente il potere a un solo ministro, Roberto Speranza Art. 3 Il Ministero della Salute con propria ordinanza è autorizzato dal 1 aprile 2022 ad adottare e aggiornare linee guida e protocolli per lo svolgimento in sicurezza dei servizi e delle attività economiche, produttive e sociali e può introdurre limitazioni agli spostamenti da e per l’estero. In sostanza, prima si passava dal CdM, ora il Ministero ha autonomia.

All’articolo 1 viene prorogata la possibilità fino al 31 dicembre 2022 di “adottare una o più ordinanze […] su richiesta motivata delle Amministrazioni competenti”.

All’articolo 2 viene istituita una “unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia” fino al 31 Dicembre 2022 che andrà a sostituire di fatto il ruolo del commissario straordinario Figliuolo

L’articolo 5 regolamenta l’uso delle mascherine dal 1 Aprile al 30 Aprile Perciò dal 1 Aprile chi sarà positivo al covid dovrà effettuare l’isolamento (divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora fino all’accertamento della guarigione) mentre per i contatti stretti di un caso positivo si applicherà “l’auto sorveglianza ovvero indossare la FFP2 al chiuso in presenza di assembramenti fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con tampone rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi o al 5 giorno se ancora sintomatici”. Per meglio specificare la gestione uscirà un’apposita circolare del Ministero della Salute. Non sembra quindi esserci più il tampone obbligatorio in caso di contatti con positivi. 

MI RIVOLGO A TUTTI ANCHE A CHI VIENE NELLE NOSTRE MANIFESTAZIONI: SMETTETELA DI ALIMENTARE LA BESTIA CON I TAMPONI SE NO QUESTI PSICOPATICI NON LA FINISCONO PIÙ CON LA FARSA DELLA PANDEMIA!

L’articolo 6 disciplina le nuove scadenze dell’utilizzo del green pass base:"Le uscite temporanee delle persone ospitate in strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite, hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e no, strutture residenziali socioassistenziali” sono autorizzate con #greenpass base fino al 31 dicembre 2022 (prorogata quindi la disposizione che sarebbe scaduta il 31 Marzo)
Viene invece prorogato al 31 Dicembre 2022 la richiesta di green pass con 3 dosi per accedere come “visitatori alle strutture come RSA, strutture per anziani, ospitalità e lungo degenza” e anche ai visitatori dei reparti di degenza delle strutture ospedaliere. 

NON CI SIAMO, NON VA BENE, DOBBIAMO DIRE BASTA CON QUESTA GOGNA SUI PARENTI DENTRO LE RSA E I VISITATORI!

L’obbligo vaccinale (per 3 dosi) per “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario” è prorogato al 31 Dicembre 2022.

ANCHE QUI È ORA DI FINIRLA CON QUESTE DISCRIMINAZIONI PER MEDICI E D ESERCENTI!

Analoga proroga al 31 Dicembre 2022 dell’obbligo vaccinale per i lavoratori impiegati in strutture residenziali, socio assistenziali e socio-sanitarie previste dall’articolo 4-bis della legge 76 (ex DL 44)
Viene però introdotto l’articolo 4-ter.1 ovvero “Obbligo vaccinale per il personale della scuola, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, della polizia locale, degli organismi di cui alla legge 3 agosto 2007, n. 124, dell’Agenzia per la cyber sicurezza nazionale, degli istituti penitenziari, delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori, nonché dei Corpi forestali delle regioni a statuto speciale” che proroga al 15 Giugno l’obbligo vaccinale per queste categorie

All’Art. 3 IN FONDO SI LEGGE: b) sentiti i Ministri competenti per materia, può introdurre limitazioni agli spostamenti da e per l’estero, nonché imporre misure sanitarie in dipendenza dei medesimi spostamenti.» 

SIAMO ARRIVATI AL CAMPO DI CONCENTRAMENTO, UN SEMPLICE MINISTRO O QUELLO DELLA SALUTE PUÒ A SUA DISCREZIONE IMPEDIRE IL LIBERO MOVIMENTO DEGLI UOMINI E DONNE, NON SOLO NEL PAESE, MA, ADDIRITTURA FUORI ALL’ESTERO , MA DI COSA STIAMO PARLANDO SE NON DI DITTATURA, UNA CAMPO DI CONCENTRAMENTO A CIELO APERTO, DOVE LE NOSTRE CASE DIVENGONO PRIGIONI?

INOLTRE QUESTI PUSILLANIMI AL GOVERNO, ORA, USANO UN’OPERAZIONE DI POLIZIA INTERNAZIONALE PER DENAZIFICARE E IMPEDIRE L’INSTALLAZIONE DI MISSILI NUCLEARI, PER ELIMINARE BIOLABORATORI USATI PER LA DISTRUZIONE DI MASSA IN UCRAINA, E CON LA SCUSA DI INVASIONE  SUPERANO GLI OSTACOLI POSTI DALLA COSTITUZIONE ALL’ART 11 CHE SPECIFICA DELLA PACIFICITÀ ITALICA, DEL RIPUDIO DELLA GUERRA, PER FINANZIARE CON IL 2%DEL PIL LA CORSA GLI ARMAMENTI PER QUEL GOVERNO GOLPèISTA DELL'EST, DI CUI LE VARIE AVIDE E ASSASSINE COSTRUTTRICI D’ARMI SI COMPLIMENTANO CON DRAGHI E GOìVERNO DEI MIGLIORI!

IL PIL ITALIANO è DI 1886 MIGLIAIA DI MILIARDI DI DOLLARI , IL 2% SONO 37 MILIARDI CHE VENGONO DEDICATI ALLE ARMI, QUESTO È DISDICEVOLE CONTRO L’UMANA CONCEZIONE E LA BUONA VOLONTÀ. 
ALLO STESSO TEMPO ABBIAMO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI COMMERCIANTI CHE CHIUDONO I BATTENTI, MENTRE IL COSTO DELL’ENERGIA È DIVENUTO INSOPPORTABILE A MOTIVO  DELLE POLITICHE SCELLERATE DEL GOVERNO ETERO-DIRETTO DALLE ÈLITE GLOBALI, CON I LOCKDOWN E LA SVENDITA DELLE AZIENDE ENERGETICHE ITALICHE QUALI ENEL E L'ENI, CHE HA DETERMINATO L’AUMENTO OLTRE DELLE BENZINE IDROCARBURI  E DELL'ELETTRICITÀ, I PREZZI DEGLI ALIMENTARI SALITI ALLE STELLE, OLTRE LA PERDITA DI MILIONI DI POSTI DI LAVORO IN OGNI COMPARTO LAVORATIVO CHE HA  LASCIATO SUL LASTRICO CENTINAIA DI MIGLIA DI FAMIGLIE, E MENTRE LA FAME AVANZA QUESTI PESCECANI AL GOVERNO SI PERMETTONO DI SPENDERE I NOSTRI SOLDI PER LE GUERRE E AMMAZZARE I NOSTRI FRATELLI IN ALTRE NAZIONI; CRIMINALI! 

A TUTTO QUESTO SI DEVE PORRE FINE, DICIAMO BASTA DOBBIAMO AGIRE DI CONSEGUENZA MANDARE A CASA QUESTI IPOCRITI GUERRAFONDAI AFFAMATORI E TORTURATORI DEL POPOLO, RIFIUTIAMO QUESTA DITTATURA FEROCE E DISUMANA !!!

LA GENTE COME NON NON MOLLA MAI

SIAMO UOMINI E DOMNNE LIBERI E TALI RIMANIAMO PER SEMPRE !

RIFIUTIAMO LA SCHIAVITÙ E LA DITTATURA , LA TERRA È NOSTRA E RIFIUTIAMO DI CEDERVELA!

lunedì 24 agosto 2020

ORA TUTTI BOMBARDANO IL GOVERNO (PERFINO I GIORNALI). EFFETTO DRAGHI?

ORA TUTTI BOMBARDANO IL GOVERNO (PERFINO I GIORNALI). EFFETTO DRAGHI?  

Antonio Socci   
Sa Defenza 







Sarà il vento di SuperMario Draghi che comincia a spazzare l’aria; sarà che questo governo ha stancato; sarà che ha esaurito la funzione assegnatagli alla nascita da quell’“ordine mondiale” di cui parlava Massimo Giannini nel 2019; fatto sta che dai giornaloni arrivano siluri molto preoccupanti per l’esecutivo giallorosso che presto potrebbe avere il benservito.

Anzitutto è iniziata un’aperta campagna per il “No” nel referendum sul “taglio dei parlamentari” grillino: giovedì su Repubblica è sceso in campo direttamente il direttore Maurizio Molinari (“Perché votare No al referendum”) e ieri sulla Stampa il referendum del “taglio” è stato demolito dall’editoriale di Massimo Cacciari (se dovesse prevalere il No sarebbe destabilizzante per il governo).

Ma in contemporanea è cominciato anche un duro bombardamento sull’esecutivo. Cannonate devastanti perché non si limitano più a criticare questo o quell’errore (nei giorni scorsi Paolo Mieli, sul Corriere della sera, ha fatto rilievi critici sulla gestione del caso di Alzano e Nembro da parte del premier, all’inizio dell’epidemia). Ma parlano di un governo che addirittura elude la Costituzione.

In particolare ieri, sempre su Repubblica, nella posizione dell’editoriale che impegna la linea del giornale, c’era un fondo del costituzionalista Michele Ainis il quale spiegava che la democrazia italiana è “sfregiata da prassi truffaldine, da scelte che fingono il rispetto delle regole e invece le aggirano, v’usano violenza”.

Quattro gli esempi. Prima “i famosi (o famigerati) dpcm. Quelli che ci hanno rinchiuso dentro casa, comprimendo un po’ tutte le libertà costituzionali. Misure necessarie, come no; ma il problema sta nella riserva di legge, con cui la Carta del 1947 protegge le nostre libertà. Quindi un decreto legge può restringerle, un decreto individuale del premier invece non può farlo, anche perché scavalca del tutto il Parlamento”.

Un altro esempio: i decreti legge approvati dal Consiglio dei ministri ‘salvo intese’” oppure “il lago di norme varate per decreto”.

Infine “il referendum costituzionale” di settembre “svilito dalla contemporaneità con le amministrative, dato che il governo ha deciso di abbinare le due consultazioni”, scelta che “imprime un sapore plebiscitario al referendum” e “calpesta la libertà degli elettori.

Ainis, con questi quattro casi, intende mostrare che la rottura delle garanzie formali genera sempre una lesione sostanziale dei nostri diritti e così – di fatto – spiega, in punta di diritto, quello che l’opposizione ha provato a far notare in tutti i mesi dell’emergenza durante i quali è stata (come il Parlamento) emarginata dal dibattito sui media e sbeffeggiata dal governo.

Lo stesso Cacciari, nell’editoriale della “Stampa” di ieri che ho citato, scrive che il “taglio dei parlamentari” voluto dai grillini (e ora sottoposto a referendum), al di là della sua materia specifica, manda questo “messaggio al popolo, messaggio chiarissimo: 
conta l’Esecutivo, conta il Governo, conta il Capo del Governo. Che significa contano quegli assetti burocratici-economici-finanziari con i quali qualsiasi esecutivo deve fare i conti se vuol durare. Il Parlamento, le Assemblee elettive non devono disturbare il conducente. Il Sovrano si appella al ‘popolo’ direttamente. Piattaforme Rousseau ovunque al posto di Parlamenti, aule universitarie e scuole, lavori e professioni”.

Un analogo siluro era arrivato giovedì scorso dall’editoriale di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della sera (sto citando i pezzi da novanta dei giornaloni).

Galli osservava che se l’Italia ha sempre dovuto soffrire la piaga endemica del trasformismo, con l’attuale governo fra Pd e M5S, e ancor più con le recenti proposte di alleanza elettorale, si ha un “salto qualitativo che vede addirittura l’incontro di due trasformismi cosicché il suddetto trasformismo “si avvia a divenire il vero principio costitutivo del sistema politico italiano”.

In concreto si parla di voltagabbanismo e di accordi di governo senza alcun programma o ideale, solo per il potere. Sulla testa degli elettori. Un disastro per il Paese.

Ieri, sullo stesso giornale, Sabino Cassese ha rincarato la dose scrivendo che “questo tipo di forze politiche, quando si impossessa del governo, ha una forte propensione a distribuire sussidi per ingraziarsi gli elettori”. Sono siluri devastanti per l’attuale alleanza di governo.

Infine, a proposito di coerenza, dopo la questione dei verbali secretati del Cts, Palazzo Chigi ha appena risposto picche alla signora Giuliana Cavazza, figlia di una vittima della strage di Ustica (e presidente del Comitato), la quale domandava copia di quei documenti del Sismi, arrivati da Beirut nel 1980, che si ritiene possano dare risposte alle domande sulle stragi di Ustica(27 giugno 1980) e della stazione di Bologna (2 agosto 1980). La secretazione, dopo 40 anni, continua per altri otto.

Una risposta singolare quella di Palazzo Chigi. M5S e Pd avevano la “trasparenza” e la lotta ai “segreti di Stato” come loro bandiere, in passato. Todo cambia.

Antonio Socci
Da “Libero”, 23 agosto, 2020

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venerdì 1 giugno 2018

La vera sfida del nuovo governo: portare la Germania al tavolo delle trattative


La vera sfida del nuovo governo: portare la Germania al tavolo delle trattative

MarcelloMinenna (Consob)
MBlondetpage
Sa Defenza 

Quanto sta succedendo in Italia rappresenta la pietra nello stagno delle intenzioni tedesche e francesi, lo stimolo alla riflessione per un apparato Europeo che finora si è mostrato pressoché indifferente rispetto alle implicazioni economiche e sociali di una disciplina fiscale troppo rigida.

Il primo esame sarà, come a scuola, a giugno in occasione delle riunioni dell’Eurogruppo e del Consiglio Europeo sulla revisione dell’Unione Monetaria.

Ma purtroppo è difficile concentrarsi su questo, dati gli sviluppi al cardiopalma dello scenario politico italiano; sviluppi che sono fondamentalmente derivati dall’impostazione espansiva del programma di politica economica di Lega e 5 Stelle.


Le preoccupazioni internazionali

Libro dei sogni o meno, gli stakeholders internazionali hanno espresso preoccupazione che sinora neppure il colpo di scena dell’incarico a Cottarelli sembrerebbe riuscito a far rientrare vista l’incertezza sulla data delle prossime elezioni e sul conseguente quadro politico-istituzionale.

In Europa si delinea dunque un nuovo scenario che potrebbe ri-aprire il dibattito su alcune regole dell’Eurozona sinora ritenute granitiche e sulle proposte di riforma della nostra area valutaria elaborate negli ultimi mesi dalla Germania e che ovviamente si riflettono sulle valutazioni dei mercati finanziari.

I mercati fanno infatti la loro parte e devono includere nelle stime anche scenari estremi come l’uscita dell’Italia dall’Eurozona con tutti gli annessi e connessi. Ed ecco che – Quantitative Easing permettendo – il differenziale di rendimento rispetto al Bund è andato oltre il 3% (300 punti base).

A conferma di questa analisi vi sono i due principali indicatori di mercato del rischio di ridenominazione, cioè il rischio che l’Italia torni alla lira e possa beneficiare della decurtazione del debito riveniente dall’indebolimento della nuova valuta nazionale rispetto all’euro-marco: l’ISDA basis e lo spread tra i titoli governati dalla legge domestica e quelli governati dalla legge estera e/o con CAC.

L’ISDA basis è la differenza tra il prezzo del credit-default-swap (CDS) riferito a un emittente sovrano secondo il nuovo standard (ISDA 2014) e il prezzo del medesimo contratto secondo il vecchio standard (ISDA 2003). In condizioni normali questa differenza è modesta, ma quando il rischio di ridenominazione aumenta, l’ISDA basis si impennaperché solo il nuovo standard include la conversione in una nuova valuta tra gli eventi di credito che fanno scattare la copertura del CDS. Nell’ultimo mese, l’ISDA basis dell’Italia è più che quadruplicata passando da 27,5 a 113 punti base.

Anche lo spread tra titoli assoggettati alla legge domestica e quelli soggetti alla legge estera o dotati di CAC (le clausole di azione collettiva introdotte dal gennaio 2013) sta sperimentando una dinamica analoga. Come ho spiegato in un report elaborato con ricercatori di Mediobanca, i titoli di Local Law sono assoggettabili alla Lex Monetae (e, quindi, alla ridenominazione) senza problemi, mentre la Lex Monetae non è applicabile ai titoli di diritto estero e problematica per quelli inclusivi di CAC perché queste clausole limitano la sovranità dello Stato emittente sulla porzione del proprio debito che le incorpora.


Voci dalla Germania

In Germania gli ordo-liberali lavorano a pieno ritmo da tempo sulla revisione dell’Eurozona. All’inizio l’Italia era il convitato di pietra delle loro proposte; ora il velo è levato.

Clemens Fuest – presidente dell’Istituto di ricerca economica IFO, che già a marzo (dopo le elezioni in Italia) aveva sostenuto l’opportunità di una clausola di uscita dall’euro – ha tuonato di nuovo: secondo lui la BCE dovrebbe tagliare il credito alla Banca d’Italia nell’ambito del sistema di pagamento interbancario dell’Europa (Target2), interrompere gli acquisti dei nostri titoli di Stato e smettere di accettarli come collaterale dalle banche. In poche parole: somministrare all’Italia la stessa cura usata con la Grecia.
Leggi anche: “La Germania propone una via d’uscita dall’euro. Per proteggere se stessa

Altrettanto drastici i 154 economisti tedeschi che pochi giorni fa hanno firmato un manifesto che predica il principio di responsabilità dei singoli governi nazionali. I destinatari ufficiali del manifesto sono il presidente francese e il presidente della Commissione Europea che promuovono seppur moderate forme di “unione di responsabilità” nell’architettura dell’Eurozona. La Germania ha già dato troppo – sostengono i 154 economisti – come dimostrano, a loro avviso, gli oltre 900 miliardi di crediti Target2 della Bundesbank. Il pensiero corre inevitabilmente all’Italia che invece, su Target2, ha un saldo negativo di oltre 440 miliardi di euro.

Siamo sicuri che la turbolenza dei mercati non sia anche da ricondurre a queste rigide posizioni che allontanano sempre più il progetto di un’Eurozona federale?


Le contraddizioni dell’austerity

Eppure qualcosa che non va nell’approccio austerity-based c’è. La recente esperienza della Grecia è emblematica: 3 “salvataggi” in appena 5 anni (dal 2010 al 2015) e ancora il Paese è lungi dal riprendersi. Ma anche senza guardare così lontano, pure da noi lo scenario è tutt’altro che roseo. Negli ultimi anni – come ho illustrato in dettaglio sul Financial Times Alphaville – l’Italia ha vissuto un grosso crollo degli investimenti: tra il 2009 e il 2017 quelli pubblici sono scesi del 35%. E l’ultimo dato ISTAT relativo al mese di aprile, conferma il trend negativo che non fa affatto bene alla crescita. Una crescita che già comincia a languire: le ultime stime dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio hanno rivisto l’aumento del PIL per il 2018 al ribasso dello 0,1% (dall’1,5% all’1,4%). Né siamo messi meglio sul fronte della disoccupazione: ancora intorno all’11% con picchi di oltre il 30% tra i giovani che superano il 50% in alcune regioni meridionali.

Con questi dati sembra incredibile (ma è vero) che per l’Europa il nostro PIL effettivo sia sostanzialmente allineato con quello potenziale, cioè quello che si avrebbe nell’ipotesi di pieno utilizzo dei fattori produttivi. Per quanto assurda la spiegazione di questo paradosso è che, essendo l’Italia ormai profondamente de-industrializzata per la penuria di investimenti, l’Euro-burocrazia reputa il nostro livello di disoccupazione compatibile con la bassa dotazione infrastrutturale del paese.


Stimolare gli investimenti valorizzando il risparmio nazionale

In questo contesto è comprensibile la volontà di Lega e 5 Stelle di stimolare gli investimenti: una scommessa sul futuro, sulla nostra capacità di tornare a ricoprire un ruolo da protagonisti sul campo da gioco Europeo e mondiale. Ho sempre creduto che, anche nell’ottica di limitare l’affidamento riposto sui finanziamenti pubblici, potrebbe essere utile coinvolgere il settore privato. Gli italiani hanno un’elevata propensione al risparmio che potrebbe essere proficuamente impiegata per ricostruire la dotazione infrastrutturale del paese, eventualmente prevedendo il ricorso ad opportune soluzioni di ingegneria finanziaria. Di recente ho elaborato una proposta che prevede la creazione di un fondo sovrano per gli investimenti che gode di garanzie statali e offre agli investitori retail e istituzionali rischi e rendimenti differenziati sotto forma di sconti fiscali e di extra-rendimenti legati alla performance del progetto finanziato.

Un simile fondo potrebbe operare in sinergia con la Cassa Depositi e Prestiti che anche in ragione del suo ruolo di “Istituto nazionale di promozione” (relativamente al Piano Juncker) potrebbe accentrare l’utilizzo dei fondi strutturali e di investimento europei oggi dispersi nei rivoli della burocrazia regionale e statale.

E poi meritiamo il supporto dei partner Europei: le disposizioni pro-cicliche del Fiscal Compact che impediscono ai governi di finanziare investimenti ad alta rimuneratività dovrebbero essere riviste in senso anti-ciclico e, al contempo – come ho suggerito in più occasioni – servono misure di sostegno diretto alle economie più fragili da parte delle istituzioni Europee come il Fondo Salva-Stati (ESM).

Queste soluzioni potrebbero agilmente mobilitare più di 100 miliardi di euro e spingere sull’acceleratore del nostro PIL consentendo tra l’altro di mettere sotto controllo l’evoluzione del debito pubblico.


L’enigma del debito pubblico senza sovranità monetaria

Altro tema centrale nell’interazione con l’Europa è l’approccio al debito pubblico. All’apice della crisi abbiamo toccato con mano quanto le fragilità architetturali dell’Eurozona possano favorire dinamiche divergenti tra i paesi membri: lo spread indicava un diverso costo del denaro per ognuno di essi, un’autentica “valuta-ombra” nell’economia finanziaria. La recrudescenza di questi giorni prova che il problema rimane irrisolto. Sul piano tecnico – come hanno osservato anche autorevoli economisti stranieri tra cui Paul De Grauwe e Peter Bofinger (membro del Consiglio dei consulenti economici del Governo tedesco) – stanti i limiti operativi di una BCE che ha esclusivamente un obiettivo in termini di inflazione, gli Stati dell’Eurozona si indebitano de facto in valuta estera, il che li rende estremamente vulnerabili in caso di difficoltà.

Nell’intento di contribuire al dibattito su questo argomento – finora appannaggio pressoché esclusivo dei tedeschi con l’edulcorata partecipazione della Francia – ho elaborato una proposta per realizzare una graduale mutualizzazione dei rischi-sovrani dei paesi membri (da non confondere con la mutualizzazione dei debiti) attraverso una garanzia sovranazionale del Fondo Salva-Stati. Al fine di evitare le consuete critiche della Germania e dei suoi vicini, gli Stati più indebitati (a partire dall’Italia) dovrebbero pagare all’ESM dei premi periodici pari al prezzo di mercato della garanzia ricevuta.

Grazie alla condivisione dei rischi (risk-sharing) tra i paesi membri, una simile misura ripristinerebbe l’unicità della struttura a termine dei tassi di interesse nell’Eurozona, archiviando definitivamente il dossier spread e permettendo di passare a un debito pubblico federale della nostra area valutaria. Qualcosa di molto diverso dalla proposta ESBies – su cui il 25 maggio scorso è uscita la proposta di regolamento elaborata dalla Commissione Europea – che prevede una cartolarizzazione parziale dei titoli pubblici degli Stati membri senza alcuna condivisione dei rischi. I titoli di Stato verrebbero dunque impacchettati per emettere nuovi titoli: alcuni sicuri o “safe” come dicono gli autori della proposta, altri molto meno. Ma, come ho spiegato tempo fa sulle pagine del Wall Street Journal, gli ESBies non risolverebbero i problemi; piuttosto finirebbero per aumentare la segmentazione del mercato delle obbligazioni di emittenti pubblici all’interno della nostra area valutaria, per via della ripartizione in almeno due tranches (titoli senior e titoli junior) con profili di rischio-rendimento eterogenei. Non sarebbe altro che la formalizzazione dell’euro a 2 velocità.

Come ha notato Daniel Stelter fondatore del think tank Tedesco Beyond the Obvious sarà difficile ignorare le richieste dell’Italia, terza economia nonché paese fondatore dell’Eurozona. Speriamo che abbia ragione e che avanzando le proposte giuste si superino le rigidità tedesche. Investire su un futuro dell’euro a rischi condivisi è infatti una responsabilità di tutti i partner dell’Eurozona tenuto conto che come diceva Flaiano “il meglio è passato”: il petrolio non è più a 30 dollari al barile e prima o poi il ciclo economico ci volterà le spalle se non ha già cominciato.





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giovedì 31 maggio 2018

IL GOVERNO MIGLIORE POSSIBILE. Grazie a Di Maio, e a Salvini.

IL GOVERNO MIGLIORE POSSIBILE. Grazie a Di Maio, e a Salvini.

Maurizio Blondet 
Sa Defenza 


Prima di tutto: tanto di cappello a Di Maio. Ha colto il momento in cui Mattarella, sotto accusa da giuristi ed osservatori internazionali, dal Wall Street Journal al Washington Post, ha cominciato a farsela sotto seriamente, ed ha teso la mano allo sconfitto e spaventato. DiMaio è riuscito anche a convincere Salvini – ovviamente tentato dalle elezioni, dove avrebbe trionfato – a riprendere il Contratto e il progetto. Atteggiamento nobile di Salvini. Abbiamo il governo migliore possibile, data la situazione. Se il professor Savona, col suo caratteraccio, ha accettato il ministero degli Affari UE, vuol dire che non si sente diminuito, e da quella posizione può sparare altrettanto bene. Quanto al ministro dell’economia, Giovanni Tria, che dire? Era difficile pescare un personaggio di caratura paragonabile a Savona, e di idee altrettanto chiare. Ci sono riusciti. Ecco uno dei suoi articoli che circola sul web:


Vi spiego la competizione truccata in Europa che favorisce la Germania


30/12/2016

http://formiche.net/2016/12/competizione-truccata-europa-germania/#pq=3FjnfN

(i passi salienti, che copio e incollo dal tweet di “OraBasta”)




“Abbandonare i tabù e prepararsi a soluzioni alternative”:


La Germania trucca la competizione:


Il professor Tria non dice che l’Italia deve uscire dall’euro: dice che è la Germania che deve uscire dall’euro, in perfetto accordo con Savona e Giorgio La Malfa, “eminenti economisti” con cui “concorda in pieno”. .


Salvini all’Interno, e Di Maio al Lavoro, e nello stesso tempo vicepresidenti del Consiglio a fianco del Ministro Conte, è per me un s egno incredibile di serietà e onestà politica (anche se Riotta, Giannino, Severgnini e la Gruber diranno che sono lì per controllare Conte, il loro fantoccio…) vuol dire che si espongono, mettono la faccia sul progetto. Nell’insieme, mi sembra il governo più affollato di competenti veri (nessuna Fedeli, nessuna Lorenzin, nessuno Scalfarotto…) che abbiamo mai avuto.

Agli Esteri, Moavero Milanesi: già ministro di Mario Monti, servo-atlantista e NATO. Ma bisognava pur acquetare “gli americani”, che a quanto pare non hanno fatto mancare una mano (coi dazi che colpiscono BErlino, e non solo).

Persino Zingales, l’economista liberista, proclama ormai che occorre scegliere la democrazia, non i mercati :
It’s Time to Choose Democracy Over Financial Markets
The Italian president’s decision to reject an elected government makes neither economic nor political sense.
BY LUIGI ZINGALES

| MAY 31, 2018, 11:12 AM

It’s Time to Choose Democracy Over Financial Markets


Di fronte a questa compagine che si appresta a una difesa dell’Italia nella UE, in una crisi in cui necessiterebbe che tutti, anche le opposizioni, cominciassero ad adottare il motto “Right or Wrong, My Country”, ecco che cosa sente il bisogno di sputare Graziano Delrio, capogruppo del PD, ex ministro:




‏Account verificato @graziano_delrio
SEGUISEGUI @GRAZIANO_DELRIO
Altro
Dopo 90 giorni e più di 200 mld di danni ai risparmiatori, alle famiglie ed alle imprese Salvini continua a fare il bullo sulla pelle degli italiani. Traditi i loro elettori,i partiti della minoranza pericolosa Lega5-Stelle tengono ancora in ostaggio il paese #perfavorebasta
11:14 – 30 mag 2018

Insomma hanno scelto i mercati invece della democrazia, i piddini. No, siete voi che avete tenuto in ostaggio il paese. per troppi anni. Ormai lanciate fake news (200 miliardi di danni!) dal cesso della storia. Quanto a Berlusconi e alle sue escort, ammutoliti, non possono nemmeno capire quel che è successo. Se infine decideranno di votare contro un simile governo, firmeranno il proprio status di incapaci circonvenuti.





http://sadefenza.blogspot.com/2018/05/il-governo-migliore-possibile-grazie-di.html

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mercoledì 30 maggio 2018

Ora è chiaro: l’Europa vuole massacrare l’Italia per annientare Lega e 5 Stelle

Ora è chiaro: l’Europa vuole massacrare l’Italia per annientare Lega e 5 Stelle

Marcello Foa
Sa Defenza 

A questo punto il disegno è chiaro: l’establishment europeo ha deciso di impedire ad ogni costo la nascita di un governo formato da Lega e 5 Stelle. E ha scelto la strada dell’oppressione.


Riepiloghiamo: Mattarella nega al governo Conte il diritto di presentarsi alle Camere sebbene abbia la maggioranza, per le ragioni che ben conosciamo. Ufficialmente perché la persona di Savona non è gradita, in realtà, come spiega l’ex ministro delle Finanze Padoan, “il problema non è Savona, ma le idee di Lega e M5s sull’Europa“. Quella di Mattarella sembra una scelta azzardata, perché, come osservano in molti e come confermato dai sondaggi, alle prossime elezioni Salvini e Di Maio potrebbero ottenere ognuno il 30% dei consensi e dunque ripresentarsi al Quirinale molto più forti di oggi.

Davvero strana è anche la nomina di Cottarelli: perché varare un governo tecnico che non ha una maggioranza? Non sarebbe stato più logico confermare Gentiloni per il disbrigo degli affari correnti?


Ora, invece, appare tutto terribilmente chiaro e a svelare il gioco è il commissario europeo al Bilancio Oettinger, che, come capita a molti tedeschi di potere, non riesce a trattenere la propria arroganza, e dichiara pubblicamente: “I mercati insegneranno agli italiani a votare nel modo giusto”.

E allora tutto diventa chiaro: l’establishment europeista ha deciso di spezzare le reni all’Italia, come ha già fatto con la Grecia. Lo scenario che si profila è il seguente: scatenare una crisi paurosa del debito pubblico italiano, spingendo lo spread a livelli mai visti, provocare il panico, fino al momento in cui l’Italia verrà commissariata e Mattarella invocherà per il bene supremo del Paese la fiducia a Cottarelli (già in carica) e/o l’introduzione di misure straordinarie, come il rinvio sine die delle elezioni e la conseguente distruzione della reputazione e della popolarità di Salvini e di Di Maio, che verranno indicati come i responsabili di questa crisi.

Se il piano avrà successo, servirà da monito a tutti i Paesi europei dove i movimenti “populisti” sono in ascesa e comporterà la definitiva sottomissione dei popoli europei alle oligarchie europee. Come dire: colpirne uno per educarne cento.

Perché queste sono le logiche, indegne e autoritarie. Opporsi è un dovere civico e morale. Il piano deve fallire.

http://sadefenza.blogspot.com/2018/05/ora-e-chiaro-leuropa-vuole-massacrare.html


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lunedì 28 maggio 2018

GOLPE DI MATTARELLA IL PRESIDENTE DELLA MERKEL IN ITALIA!

GOLPE DI MATTARELLA IL PRESIDENTE DELLA MERKEL IN ITALIA!

Vaturu Erriu Onnis 
SA DEFENZA 





UN PRESIDENTE CHE FA GLI INTERESSI DEGLI STRANIERI E PENSA A INTERESSI ALTRI, COME QUELLI DELLE OLIGARCHIE UE, DELLA GERMANIA DI  STANDARD&POOR  NON È SUPER PARTES E NON PUÒ  RAPPRESENTARE IL POPOLO! 

MATTARELLA DOPO 80 GIORNI HA FATTO UN TRABOCCHETTO AL M5S E LEGA CHE TANTO ASSIDUAMENTE AVEVANO LAVORATO PER LA COSTITUZIONE DI UN BUON GOVERNO DEL CAMBIAMENTO OBBLIGANDO DI FATTO IL PREMIER INCARICATO PROF. CONTE A DIMETTERSI PERCHÈ NON HA ACCETTATO LA NOMINA DEL PROF. SAVONA AL MINISTERO DELL'ECONOMIA, INOLTRE DAL DISCORSO FATTO AL TG HA EVIDENZIATO IL SUO SCHIERARSI DALLA PARTE DELLE OLIGARCHIE DELLA UE CONTRO GLI INTERESSI E LA VOLONTÀ DEL POPOLO ITALIANO. 

MATTARELLA SEI UN PRESIDENTE GOLPISTA E IN BASE ALLA COSTITUZIONE SEI REO DI ALTO TRADIMENTO, NON TI RESTA CHE RASSEGNARE LE DIMISSIONI! 


ART. 92  DELLA COSTITUZIONE

SI CHIAMI IN CAUSA LA CORTE COSTITUZIONALE E SI FACCIA PARTIRE IL GOVERNO. 
Oltre all'articolo 90 della Costituzione Italiana, che suona diversamente da come ha appena detto Mattarella in TV e che suona invece così: 
ARTICOLO 90 della Costituzione: 
Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione. In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri. 
ARTICOLO 92 della Costituzione 
nella formazione del Governo dice:
"...Una volta conferito l'incarico (conferito a Conte), il Presidente della Repubblica NON può interferire nelle decisioni dell'incaricato, né può revocargli il mandato...." 
L'incarico 
Anche se non espressamente previsto dalla Costituzione, il conferimento dell'incarico può essere preceduto da un mandato esplorativo che si rende necessario quando le consultazioni non abbiano dato indicazioni significative. Al di fuori di questa ipotesi, il Presidente conferisce l'incarico direttamente alla personalità che, per indicazione dei gruppi di maggioranza, può costituire un governo ed ottenere la fiducia dal Parlamento. L'istituto del conferimento dell'incarico ha fondamentalmente una radice consuetudinaria, che risponde ad esigenze di ordine costituzionale. Nella risoluzione delle crisi si ritiene che il Capo dello Stato non sia giuridicamente libero nella scelta dell'incaricato, essendo vincolato al fine di individuare una personalità politica in grado di formare un governo che abbia la fiducia del Parlamento. L'incarico è conferito in forma esclusivamente orale, al termine di un colloquio tra il Presidente della Repubblica e la personalità prescelta. Del conferimento dell'incarico da' notizia, con un comunicato alla stampa, alla radio e alla televisione, il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica. Una volta conferito l'incarico, il Presidente della Repubblica non può interferire nelle decisioni dell'incaricato, né può revocargli il mandato per motivi squisitamente politici. Valentina Zago 
 Mattarella ha preso una decisione molto grave e come possiamo vedere sopra in base alla Costituzione ha agito non tenendo conto dei limiti impostigli dalla Costituzione della Repubblica, dunque si rivela essere uno scellerato senza giusta dose di equilibrio , dunque un senza mente che si scontra con il popolo sovrano, che a quanto pare il medesimo non riconosce la sovranità conferita dalla Costituzione ai legittimi estensori IL POPOLO Art. 1 , vogliamo anche rammentare che è stato messo in quella carica dello Stato da un parlamento, al tempo della sua elezione,  illegale e dunque  è un abusivo, che il PD partito che ha svenduto tutti i beni comuni e tutto il vendibile , anzi a dire il vero si preparavano a vendere anche le ultime perle dello Stato come le Poste la Breda e altre cose, ma sono stati  bloccati dalle elezioni del 4 Marzo , quando hanno subito una sonora sconfitta; Ora col senno di poi appare molto chiaro anche lo scopo del referendum truffa per la variazione della Costituzione del Dicembre 2016, ovvero, svendere completamente la sovranità del popolo e demandare agli oligarchi della UE il governo e la gestione politica del Bel Paese, dunque in base all'articolo 92 della Costituzione significa che il PRESIDENTE FANTOCCIO SERGIO MATTARELLA È REO DI ALTO TRADIMENTO !


E nonostante sia completamente fuorilegge , Mattarella, si permette di convocare il tecnico che aveva nel cassetto da ben due mesi Carlo Cottarelli, un altro tecnico servo delle oligarchie UE imposto dalla Merkel per fare tagliare stipendi , pensioni, rubare i risparmi privati degli italiani  e renderci un paese del terzo mondo senza più ne arte ne parte, ci vogliono portare agli stessi livelli della Grecia , un paese povero senza più alcuna dignità in mano ai padroni tedeschi che lo hanno spogliato di ogni ricchezza e benessere , rendendolo un paese con un'alta mortalità infantile senza ospedali e sanità per tutti, un paese disperato e trasformato in un deserto disumano. 

Questo il progetto che Mattarella assieme ai suoi complici della UE il PD stanno preparando per le pecore da tosare italiote, ma abbiamo imparato che chi si fa pecora il padrone se lo mangia,  hanno fatto male i conti perché non è più tempo d'essere pecore ma  lupi  affamati di giustizia libertà  e sovranità ... 

I LEADER DEI M5S E DELLA LEGA HANNO SUBITO PARLATO CON LA PIAZZA 



DUE GIOVANI LEADER CHE SONO LA SPERANZA DEL POPOLO PER LA LIBERAZIONE DALLE OLIGARCHIE UE E DAI CRIMINALI INSEDIATI AL PARLAMENTO E ALTORVE COME IL PD E SOCI DEL PRESIDENTE DEMERITO



ORA CI ASPETTIAMO CHE L'IMPEACHMENT DI MATTARELLA AVVENGA SUBITO E SIA BLOCCATA  LA NOMINA DEL SERVO DELLE OLIGARCHIE COTTARELLI FINCHÈ NON COMBININO ALTRI GUAI COME QUELLI CHE ABBIAMO CITATO PRIMA SULLA GRECIA.



INTANTO  SI DEVE MOBILITARE LA GENTE FINCHÈ IL PIANO GOLPISTA NON SIA ABBATTUTO E SI RIDIA VOCE AI DELEGATI ELETTI DAL POPOLO CHE HANNO LA MAGGIORANZA  IN PARLAMENTO.




http://sadefenza.blogspot.com/2018/05/golpe-di-mattarella-il-presidente-della.html


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sabato 26 maggio 2018

DAVANTI A TANTA OPPOSIZIONE LA NASCITA DEL GOVERNO GIALLO VERDE SARÀ UN VERO MIRACOLO

DAVANTI A TANTA OPPOSIZIONE LA NASCITA DEL GOVERNO GIALLO VERDE  SARÀ UN  VERO MIRACOLO

Vaturu Erriu Onnis
Sa Defenza 

LE ASPETTATIVE POPOLARI, DOPO PIÙ DI 80 GIORNI DI VARI INCONTRI TRA I PARTITI ATTENDE RISPOSTE,  LA RIPOSTA DEI VINCITORI  È IL GOVERNO GIALLO VERDE SU CUI LE ASPETTATIVE POPOLARI SONO MOLTO ALTE.

Le lamentazioni dei partiti sulla lungaggine delle consultazioni non hanno pari nella storia della Repubblica, eppure dopo avere dato il via libera a Salvini da parte del centrodestra a provare di fare un governo con Di Maio , per evitare il ritorno alle urne, le élite trasnazionali e i servi interni come il PD e vassalli di ogni sorta  urlano dai loro scranni mediatici,  Non S'ha Da Fare!

Cosa turba i sonni di tutti questi servi pagati profumatamente dagli italiani?
Il fatto che cambierà la legge sulle pensioni, oppure che si farà una politica dei redditi più attenta alle masse popolari, che si voglia rilanciare l'economia e dare fiato alle piccole medie e micro imprese, che si ponga mano alla disastrata sanità, e si vuole nazionalizzare l'acqua, rifare le strade e dare possibilità ai comuni di intervenire sul territorio bonificando e manutenendo gli argini di fiumi e lotta al clima contro le frane, sostegno dei terremotati,  che si voglia sostenere le famiglie senza più una entrata perché disoccupati per le politiche scriteriate imposte dalla UE con anni di austerità a tutto favore della Germania, che si vuole essere sovrani come recita la Costituzione che il PD ha cercato di eliminare?  

Il PD partito, partito servo delle fazioni franco-tedesche in Italia,  ha subito il maggior tracollo e mentre urla e racconta fandonie a più non posso per bocca di Martina, Gentiloni, finalmente fuori,  nel suo estremo saluto agli italioti lancia la sua improbabile profezia nella speranza di tornare presto sul più alto scranno del potere politico italiano,  supponente di fronte alla telecamere afferma tra le altre smargiassate contro il nuovo governo che deve nascere quanto segue: ... "tanto ci rivedremo tra pochi mesi.."

Le TV sembrano recitare tutte lo stesso mantra contro il nuovo governo Giallo Verde, mi sorge il ssopetto che questi nuovi cavalieri siano sulla strada giusta?

Poi ieri esce alla ribalta grazie al presente e zelante giornalista Messora lo scandalo del Quirinale , il quale vuole imporre al Prof. Conte incaricato per la formazione del governo, addirittura frasi e correzioni del suo discorso con fini di propaganda europeista, tutto nasce da quanto pubblicato dall'Ansa, e riportato da tutte le testate giornalistiche allineate al pensiero unico in primins la Repubblica  e a seguire tutti il mainstream mediatico...



Mattarella il presidente abusivo, votato da un Parlamento illegale continua con i suoi diktat dall'alto del Colle del Quirinale, mentre nella rete si alzano sempre più forti le proteste contro la protervia del Quirinale e dei lacchè mediatici .


Finora il goffo cipiglio del presidente non si è ancora pronunciato pubblicamente contro la proposta del ministro dell'economia  Savona, ma ha dato fiato alle trombe dei più svariati lacchè contro questa proposta, incredibile che un presidente interferisca sulle scelte di una compagine eletta con la maggioranza  della volontà popolare, a quanto pare questo presidente non è un presidente del popolo ma di una parte sola quella minoritaria e contraria alla sovranità del popolo come recita il primo articolo della Costituzione, onde per cui il signo Mattarella dovrebbe rassegnare le dimissioni e tornare a fare il pensionato strapagato dagli italiani , onde per cui tutti questi comportamenti illegali e anticostituzionali dei vari soggetti in campo li si dovrebbe punire per via di Legge.

Un aspetto positivo in tutto questo bailamme è la risposta del popolo , che è sempre più sveglio e attento a quanto avviene, infatti dalle dichiarazioni dei vari politici appare chiaro da che parte stiano e dico un'eresia se affermo che sono in maggioranza contro la volontà popolare , da PD a tutti vassalli sotto le loro scarpe fino a FI ...
Comunque vada a finire, una domanda s’impone: come è potuto nascere da questa Italia di ovini, un animale politico della qualità di Salvini? Da quale corpo speciale, scuola ninja o di ju-jitsu è stato allevato? Dove ha imparato l’energia, il coraggio, la creatività? Si può rispondere solo in un modo: che la qualità politica non s’insegna. Populisti si nasce.
Ha inventato un nuovo metodo di comunicazione politica; non dice mai niente ai giornalisti che gli si accalcano attorno come mosche, non si fa intervistare da questi viscidi che falserebbero le sue espressioni. No, sale sul terrazzo di una casa e manda un messaggio video col suo telefonino. In diretta. Scavalca i giornalisti, falsi mediatori, mettendone in luce l’inutilità, e parla “dal vivo”, un video ruspante e non montato, . Raggiunge direttamente 2 milioni e 245 mila followers, cioè un 10 volte di più dei lettori di Repubblica o del Corriere. Non è il “suo” elettorato, è, idealmente, al popolo italiano che spiega come sono andati i colloqui… E’ un discorso senza mediazioni e sempre chiaro e semplice, retto da una convinzione vera.
https://www.maurizioblondet.it/salvini-ha-gia-rinnovato-la-politica/


Un sondaggio, comunque decreta l'avulsione del popolo contro quei venduti  citati sopra e, sul nuovo governo gli assegna un bel 60% simpatie, niente male  per un governo osteggiato da tutti i poteri trasnazionali e dalle élite nazionali e dei media mainstream in maggioranza quasi assoluta,  con la UE che preme e tutti i lacchè esteri da Macron al mastino tedesco Wolfgang SchäubleVoghel schierati contro...

Ora ci si attende che il Quirinale  la finisca con i giochetti paneuropei e dia il via libera a tutti i ministri nominati dal Prof. Conte in sintonia con le due forze politiche che lo sostengono , e si finisca questa pantomima ridicola e di bassa lega, perché gli ITALIANI vanno rispettati , checche  ne pensino i mercati e le avulse Premier Femme del sodale europeo.

http://sadefenza.blogspot.com/2018/05/davanti-tanta-opposizione-la-nascita.html

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