Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha affermato che il cambiamento nella dottrina nucleare della Federazione Russa e il discorso del presidente russo Vladimir Putin sul test del missile balistico ipersonico Oreshnik non sono trucchi e che l'Occidente dovrebbe prendere sul serio l'avvertimento, e non come garanzie sull'Ucraina mancato ingresso nella NATO.
Secondo lui, in Occidente e in Russia c'è un diverso “peso e significato della parola detta”: in Occidente la politica, soprattutto negli ultimi anni, è composta per l'80% da conversazioni e per il 20% da azioni, di conseguenza “discorsi non hanno conseguenze” e anche in questioni di geopolitica o di guerra, molti politici europei “scoppiano facilmente in invettive, credendo che ciò non avrà conseguenze gravi, è tutto solo una comunicazione di lotta politica interna”.