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mercoledì 10 giugno 2020

STATI UNITI: MODELLO LEVIATANO DELLA DEMOCRAZIA OCCIDENTALE

STATI UNITI: MODELLO LEVIATANO DELLA DEMOCRAZIA OCCIDENTALE  

Antonello Boassa 


Già Aristotele e, in tempi più vicini ai nostri, Alexis Tocqueville avevano suggerito che una democrazia gestita dall'alto, come oggi da un'élite politico-finanziaria, avesse come meta inevitabile il totalitarismo.
E mentre in Italia, il "capitano coraggioso" Massimo D'Alema, esaltava la "più grande democrazia del mondo", con al seguito patetici epigoni, negli States, Sheldon Wolin teorizzava innanzitutto che gli States non erano mai stati una vera democrazia, come attestato, del resto, dalla stessa Costituzione dei "padri fondatori" ( e dunque costituisce un abuso giudicarli la "culla della democrazia"), e asseriva, con grande scandalo dei politici di sinistra e di destra, che la direzione di marcia del capitalismo inevitabilmente era il totalitarismo (del tutto dissimile da quello hitleriano), gestito da una commistione tra affari e politica, con l'abbandono della divisione dei poteri e il rafforzamento dell'esecutivo.1)

Nel 1651 venne stampato in Francia il "Leviatano" di Thomas Hobbes, un testo di grande levatura filosofica oltre che di evidente spregiudicatezza. Il Leviatano cui simbolicamente fa riferimento Hobbes è il mostro marino biblico a forma di gigantesco coccodrillo, rappresentante del caos e dell'onnipotenza del creatore,
Leviatano, per il filosofo inglese, è lo Stato onnipotente che regola i rapporti tra i cittadini, i conflitti, le interazioni. I cittadini sono le sue membra. I cittadini-sudditi godranno della pace che lo Stato assicurerà loro, in cambio della perdita delle libertà, se non quelle concesse d’autorità dallo Stato stesso.

E' intuitivo capire che pensatori moderni come Orwell, Huxley, Foucault, Wolin non possono non aver fatto riferimento nelle loro opere al testo di Hobbes, alla sua preveggenza della formazione dello stato moderno assolutista, andando più in là degli stati monarchici e autoritari della sua epoca.

Le acute riflessioni (avversate dalla sinistra per bene) di Giorgio Agamben 2) sul "terrorismo sanitario" trovano terreno propizio nel lavoro dei grandi pensatori citati, nel vedere ciò che altri non riescono a vedere, nell' immaginare un mondo che è ancora ai suoi primi passi. Foucault ci aveva parlato del bio-potere dello stato, della penetrazione dello stato nella nostra vita personale, nella nostra biologia.
I tempi non erano ancora del tutto maturi per una tale impresa. Lo stanno diventando ora.

Con il Covid 19, la Stato, gli Stati, modellati secondo la concezione ideologica neoliberista, hanno trovato cinicamente appiglio per gli inizi dell'opera. Ciò non significa che maggiordomi, paggetti, servitori abbiano consapevolezza delle catastrofi prossime venture. la loro azione politica è del tutto automatica, secondo precetti logori ma ben funzionanti di una filosofia vecchia di tre secoli e solo ritoccata negli ultimi decenni.
E tra gli architetti del "terrorismo sanitario" funzionale al dominio assoluto dello Stato, dominio assoluto tutto ancora da conquistare pienamente, non è detto che vi sia necessariamente una piena consapevolezza, perché anche loro sono rotelline del grande Capitale che si muove motu proprio, senza finalità del tutto consce.

Il panico apparentemente “irrazionale” creato dai Grandi Poteri (oggi una commistione tra i giganti della finanza, i vertici militari, le massonerie internazionali), solo in parte può essere addebitato ad introiti immediati di cassa (Big Pharma), alla necessità dei politici di nascondere la polvere sotto il tappetto (deterioramento del sistema sanitario pubblico).
Una variante del coronavirus, una sindrome influenzale, di lieve entità letale, che ha invece causato un’enormità di vittime a causa di diagnosi e di terapie errate, di provvedimenti governativi aberranti (quali il divieto di effettuare autopsie che avrebbero favorito il lavoro dei medici), della paralisi degli ospedali (aumento esponenziale delle morti per problemi vascolari, rinvio di interventi, di controlli, di terapie per malattie gravi come il cancro, il diabete…), delle scelte scellerate di poteri locali (vedi Istituti per anziani) che richiedono un’indagine penale…
Una variante, mascherata da peste, per obiettivi politici di alto respiro, quel dominio assoluto di cui trattava Hobbes e reso tangibile in tempi moderni, oltre che dal migliore pensiero marxista contemporaneo (Samir Amin, Wallestein…), da pensatori eclettici come i già citati Orwell. Huxley, Foucault, Wolin

Si è voluto educare un popolo ad avere paura ora del Covid, domani di un altro virus ovviamente da demonizzare, e far credere che la sopravvivenza potrà avvenire solo se si delega allo Stato il potere terapeutico universale, magari con un vaccino miracoloso o con altri farmaci che ci rassicurino da altre malattie prossime ad avvenire, in modo che, una volta tutelati dallo Stato, possiamo disporre di una carta, di un documento che attesti la nostra sanità che ci permetta di avere un passaporto sanitario che ci dia il diritto di andare a teatro, al cinema, ad una partita di calcio, ad un museo…
Perché se un tempo era giusto aspirare al diritto alla salute, ora la salute dovrà essere regolata per legge. La salute: non un diritto ma un dovere.
Il cittadino (mentre saranno legiferate politiche economiche devastanti per la popolazione, quasi sotto traccia), controllato elettronicamente, attraverso un vaccino e altri dispositivi geolocalizzanti, potrà vivere in pace, una volta che abbia delegato le responsabilità istituzionali ai rappresentanti dello Stato. Il Leviatano ci solleverà dagli annosi problemi di cui abbiamo sempre sofferto, educandoci ad accontentarci di quello che abbiamo, di non lamentarci della divisione in classi.
Come un tempo fece l'Impero romano, suo antico progenitore, ci fornirà “panem et circenses”che saranno ampliati, tramite computer, smartphone,televisioni, videogiochi...naturalmente secondo gerarchie di classe.

Ma sia ben chiaro, Stiamo parlando delle cittadelle del Capitale che non saranno localizzate nel solo Occidente ma andranno diffuse in tutta quelle aree del pianeta che obbediranno alla logica del Leviatano capitalista.
Al di là di quelle, le plebi del pianeta da tenere a bada con la forza militare ma anche con ipocrita, pelosa assistenza economica e sanitaria, plebi che sono troppe e che il Leviatano moderno dovrà pensare di sfoltire, secondo una logica malthusiana che la borghesia occidentale non ha mai trascurato, con lo sterminio di massa, con le guerre, con il deterioramento delle condizioni di vita che conducono alla fame, alla morte…in una tale prospettiva potranno essere utilizzati anche farmaci o vaccini che sterilizzino le facoltà alla vita.

Non è detto, naturalmente che un tale percorso avrà vita facile. Se quello che abbiamo descritto è l'indirizzo di massima, gli ostacoli che si frappongono non son pochi. Non solo la lotta di classe che tenacemente persiste a livello planetario, ma anche le contraddizioni all'interno del fronte borghese, le contraddizioni inter-imperialiste, i Paesi che resistono all'aggressione imperiale, i modelli a socialismo di mercato che solo in parte o apparentemente possono apparire omogenei al Leviatano occidentale...la catastrofe possibile nucleare e biologica...

Un ultima notazione…il Leviatano può essere sconfitto (personalmente penso che alla lunga lo sarà) e con esso tutti i suoi progetti mortiferi… ma non con le chiacchere, con mozioni, appelli, progetti “alternativi”, sit-in…utili e necessari perché comunque possa perdurare lo spirito di resistenza...
Il Leviatano può essere solo abbattuto

NOTE

1) Sheldon S. Wolin "Democrazia S.P.A:" Fazi Roma 2011
2) Giorgio Agamben "Distanziamento sociale" 6/4/20 , "Biosicurezza" 11/6/20 in "Una voce" rubrica di G. A.

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