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domenica 3 settembre 2023

Perché le persone hanno paura delle “città dei 15 minuti”?

Manifestanti contro le città dei 15 minuti e la vaccinazione contro il Covid-19 a Leeds, 11 febbraio 2023. © Martin Pope / SOPA Images / LightRocket via Getty Images
Continuiamo a onore del vero, a pubblicare articoli per dare spazio al dibattito sulle Smart City o città dei 15 minuti, la questione è sempre più pressante poiché una scelta di questa portata condizionerà tutti specialmente le future generazioni che vogliamo salvaguardare, da possibili realtà distopiche, con tutto il nostro cuore.
SaDefenza

Robert Bridge è uno scrittore e giornalista americano. È l'autore di "Midnight in the American Empire", Come le aziende e i loro servitori politici stanno distruggendo il sogno americano.

Il concetto recentemente popolare di avere tutto ciò di cui hai bisogno a portata di mano è visto da alcuni come un passo verso il controllo totale

Nel tentativo di rendere le città più user-friendly ed eco-friendly, gli urbanisti hanno presentato la “città dei 15 minuti”, che spera di mantenere i residenti vicino a casa per combattere il cambiamento climatico. Ma questo piano aprirà la porta a maggiori restrizioni?

Più di 2.000 manifestanti sono scesi nelle strade di Oxford, in Inghilterra, all'inizio di questo mese per esprimere la loro ostilità al controverso concetto della città dei 15 minuti, che è già stato silenziosamente svelato in alcune grandi città, tra cui Barcellona, ​​Melbourne, Parigi e Milano.

sabato 2 settembre 2023

Ritorno in URSS: le città dei 15 minuti concetto preso in prestito da un'idea sovietica

"L'anno 1947" Artista B. Mukhin
Iniziamo a pubblicare articoli sulle Smart City,  per dibattere su una questione di vitale importanza per tutto l'occidente, poichè dietro queste idee che all'apparenza sembrano benefiche poi si evincono e nascondono poteri forti,  intenti precostituiti e non consoni alla libertà personale, infatti  sia L'ONU che il WEF e  la Bill & Melinda Gates Foundation, per citarne solo alcune , pongono non poche perplessità e domande nel cittadino attento che vive nel quotidiano sempre più controllato e distopico, tra telecamere che appaiono ormai dappertutto nelle città ma anche nei piccoli paesi, le restrizioni di carreggiate per ipotetiche vie pedonali e ciclabili, estensione smisurata di parcheggi e strisce blu, ZTL sempre più estese e bloccate dalle imposizioni UE dell'EURO 6 ecc; 

consapevoli che queste idee vengono sostenute da  istituzioni pubbliche e private sostenitrici in questi anni di pandemenza, lockdown e obblighi mortiferi di inoculazioni cariche di immondezza sintetica e assassina, è chiaro che sorgono prevenzioni motivate verso chi lavora contro l'umano, e dunque  sull'idea delle Smart City che genera attenzione non solo allarme in quanto è idea comune che paventi le basi per una nuova società segregata,  un vero e proprio campo di concentramento a cielo aperto che limitata i movimenti delle genti, delle spese personali, pone limiti all scelte di alimentazione e del vestiario; 

quanto detto ricorda molto la famosa fattoria degli animali di orwelliana memoria, in realtà sarà un luogo di accentramento come le megalopoli sempre più estese per levare alla umanità il piacere di stare a contatto con la natura e la libertà di essere un tutt'uno con madre terra, siamo per questo e tutti i motivi anzidetti convinti che tutto non avviene a caso, ecco perchè dell'importanza di dibattere su questioni stringenti come la Smart City che riguardano la nostra vita attuale e futura. 
SaDefenza

Di Anastasia Safronova 
Ritorno in URSS: le città dei 15 minuti hanno scatenato un'ondata di teorie del complotto, ma il concetto è preso in prestito da un'idea sovietica. Il concetto di una zona giorno confortevole con tutte le infrastrutture a portata di mano è già stato sperimentato

Il 2023 ha già una fiorente teoria del complotto che prevede un piano segreto per isolare i cittadini nei loro distretti e privarli delle loro libertà. Ci sono, come sempre, credenti e scettici. L'ultima polemica ruota attorno al dibattito sulle “città dei 15 minuti” e si sta diffondendo sui social network e sui media. Tuttavia, gli esperti sottolineano che l’idea in sé non è del tutto nuova. Progetti simili sono stati esplorati da urbanisti di diversi paesi nel corso del XX secolo e il concetto è stato utilizzato anche dagli architetti sovietici.

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