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domenica 17 settembre 2023

Mi verrebbe da dire: "a foras s'italia dae Sardinnia".

La maggior parte delle eccellenze archeo storiche sarde sono ancora sotto terra.



Veramente vergognoso il fatto che lo stato che colonizza la nostra terra non vada a cercare le vestigia che certificano la nostra grandezza passata in tempi remoti, tempi remoti che per noi sono storia, mentre per i popoli coevi si tratta di preistoria.

Ma c'è da dire una cosa: se si desse mano a scavi generalizzati in tutti i territori della nostra isola cosa succederebbe?

Tenendo conto che le decisioni non vengono prese dai sardi, o almeno non dai Veri Sardi, le eventuali scoperte sarebbero tutte in mano a chi ci colonizza e al sardo che supporta il colonizzatore. 
Purtroppo sappiamo di certo che i reperti più notevoli verrebbero nascosti o fatti sparire.
Quando saremo liberi, e voglio pensare che un giorno lo saremo, in Sardegna verrà messa in atto la più grande campagna di scavi mai vista sul pianeta terra. 

Cercano di nascondere la trascorsa esistenza dei giganti, numerosissimi nella nostra terra, verrebbero fatte sparire le testimonianze della più antica scrittura che umano abbia inventata, non verrebbero affatto studiati i vari accadimenti misteriosi che lascenza descrive come satelliti strani, oppure come improbabili orbs.

Non verrebbe studiata l'energia orgonica che le antiche strutture sarde emanano.
Non verrebbero studiati fenomeni che sfidano le più elementari "leggi scientifiche"
Questo sta succedendo, ma la domanda è una: è questo che vogliamo?

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