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mercoledì 23 febbraio 2022

Richiesta di Asilo per gli italiani perseguitati dal regime di Mario Draghi - Lettera aperta agli uffici consolari




Esimio Ambasciatore/Console/ e Funzionari delle Istituzioni Russe, Cubane, Venezuelane, Iraniane, Serbe, Ungheresi

Sono un autore del blog Sa Defenza e vi contatto a nome degli italiani che sono vittima della dittatura atlantica di Mario Draghi.

A nome dei numerosi cittadini che ci seguono, ostaggio della dittatura militare che funesta il nostro amato Paese, chiediamo asilo politico a causa delle numerose e continue violazioni dei diritti umani.

La situazione politica in Italia attualmente rasenta il nazismo. Il governo illegittimo di Mario Draghi, con l'appoggio terroristico degli Stati Uniti, ha convertito una emergenza sanitaria, volutamente aggravata, in una vera e propria dittatura militare, reprimendo con la violenza, con l'omicidio di stato, e con l'utilizzo di gruppi mercenari, ogni protesta, manifestazione e voce autonoma.

Innumerevoli sono stati e continuano ad essere gli abusi e gli illeciti commessi nella promulgazione di decreti legge privi di fondamento, che offendono e annullano la nostra Costituzione. E inutili si sono configurati, e si configurano, i tentativi di poter denunciare il governo in questione, avendo quest'ultimo, attraverso l'utilizzo di esponenti delle organizzazioni criminali, dei servizi segreti corrotti, nonché di falsi agenti di polizia, eliminato, anche fisicamente, i nostri più illustri compatrioti ed ogni possibile legittima possibilità di poter godere dei diritti Costituzionali.

Riprovevoli sono stati anche gli omicidi di medici indipendenti che hanno contribuito alla scoperta di cure alternative e gratuite, come per il caso del medico Giuseppe De Donno, le cui ricerche e applicazioni sono state ostacolate dal governo mafioso e dittatoriale italiano, proibite nella loro totalità, ma approvate e utilizzate all'occorrenza solo per salvare la vita di esponenti del regime massonico, atlantico e mafioso, che hanno spudoratamente mentito in innumerevoli occasioni dietro compenso monetario, per favorire il rafforzamento del sistema di controllo sociale e dittatoriale, nonché per espandere la loro influenza attraverso il sistema di ripartizione di tangenti, contribuendo in tal modo al sistema nazionale di corruttele.

Le motivazioni per le quali chi vi scrive chiede ausilio e asilo alle vostre istituzioni sono le seguenti:

  1. Sono stati impiegati esponenti della criminalità organizzata, travestiti da carabinieri, da diverse procure e prefetture per minacciare chi non voleva forzatamente aderire alle illogiche chiusure e restrizioni imposte dal governo mafioso. La deriva dittatoriale ha avuto inizio con il governo mafioso del contaminato partito ''Movimento 5 Stelle'', e poi con l'attuale governo del massone atlantico, nonché sicario economico, Mario Draghi. L'utilizzo dei falsi carabinieri è stato denunciato nel corso di questi ultimi anni da numerosi fonti, locali e nazionali, amatoriali e indipendenti. Nonostante la corruzione comprovata di prefetti, procuratori e finti carabinieri privi dei riconoscimenti ufficiali, nelle cui disposizioni sono stati ritrovati ingenti quantitativi di armi, molto probabilmente impiegati dalla criminalità organizzata, nessun provvedimento è stato adottato al riguardo. Tale sistema di potere criminale è definito da chi vi scrive come ''Dis-servizio segreto''. In merito, sono disponibili una serie di articoli che troverete in allegato a riprova di quanto scritto(ciò a cui mi riferisco è di pubblico dominio). Le ultime indagini della magistratura, alcune delle quali attualmente in corso, hanno ampiamente riscontrato l'esistenza di una sovrastruttura criminale, definita come SISTEMA CRIMINALE INTEGRATO, composta da membri dei servizi segreti filo atlantici ed israeliani, massoneria(atlantica ed europea) e criminalità organizzata.
  2. L'addestramento di criminali nigeriani presso Melfi in istituti fatti passare per centri di accoglienza, altamente sorvegliati dalle forze – corrotte - dell'ordine e mercenari. Tale eclatante episodio è stato fatto passare per una partita di ''soft air'' da parte di immigrati ospiti in un centro di accoglienza. L'assurdità della giustificazione è pari al livello di intelligenza di quei funzionari delle istituzioni corrotte che servono lo stato mafioso. In nessun centro d'accoglienza è presente un campo di soft air, con tanto di equipaggiamento di primissimo ordine, e militari che controllano il corretto svolgimento del ''gioco''. Anche in questo caso, si è provveduto ad insabbiare il tutto e a costruire una copertura mediatica priva di ogni logico e razionale fondamento.
  3. La pervenuta informazione dell'impiego dei succitati mercenari è giunta, a noi di Sa Defenza, da una fonte dell'intelligence militare italiana. Secondo la nostra fonte, durante fasi imminenti e ben organizzate di black out, che avranno luogo per manipolare le coscienze contro un eventuale aumento di gas causato dall'attacco Ucraino nei riguardi della sovranità della Russia, verranno impiegati ex detenuti nigeriani/africani per l'eliminazione di coloro che saranno considerati nemici all'ordine pubblico e della stabilità. Il numero totale degli individui da eliminare – già in disposizione delle maggiori caserme e dei Servizi Segreti sotto forma di black list - ammonterebbe a circa 200 mila unità. La fonte dell'intelligence militare italiana, da noi chiamata RINO GAETANO, ha fornito tale informazione ai nostri autori, consigliandoci di tenere gli occhi ben aperti, poiché numerosi sono i blog di informazione alternativa che sarebbero riguardati da questa, molto probabile, eliminazione, non solo digitale, ma fisica. A tal proposito, precisiamo che nessun autore di Sa Defenza ha mai sofferto di patologie cardiache, tutti godono di perfetta salute, e si incontrano in una condizione mentale pressoché eccellente, essendo gli ''infarti improvvisi'' e i tumori 'lampo', ultimamente, una definizione con la quale si coprono gli omicidi di Stato.
  4. I cittadini italiani sono stati, e sono, privati della libertà di accedere ai servizi essenziali. Oltre all'impossibilità di poter entrare in ospedali, procure, caserme e uffici di polizia, quest'ultime strutture vengono vigilate da mercenari, gruppi criminali ed esponenti dei servizi segreti deviati/corrotti e atlantici. L'impiego di esponenti della criminalità organizzata, falsi agenti, omicidi di stato ed eliminazione delle voci dissidenti, è ogni giorno più sconcertante. Riceviamo continue segnalazioni di poliziotti, carabinieri, e personaggi non ben definiti, privi dei riconoscimenti ufficiali, travestiti da forze dell'ordine, che entrarono in casa delle persone, sequestrano oggetti, minacciano, e aggrediscono chi osa difendersi dai loro soprusi. L'infiltrazione di agenti del regime mafioso risale all'inizio della crisi relazionata al coronavirus, ed è stata malamente mascherata a causa dell'incompetenza di ministri inadeguati, espressioni delle forze politiche, attualmente imposte dai poteri atlantici, massonici e finanziari.
  5. L'appartenenza di taluni personaggi al mondo della massoneria atlantica, e dei sistemi criminali connessi, è di pubblico dominio. La repressione, la manipolazione mentale, e l'accuratezza delle estorsioni messe in atto limitano la libertà di spostamento in barba alle leggi internazionali, ai diritti universali ed alla legislazione europea. Sempre più frequenti sono diventati inoltre i messaggi espliciti di voler procedere all'eliminazione delle dissidenze contrarie al regime militare di Mario Draghi in giornali diretta espressione della finanza internazionale, servendosi della dicitura di no vax per tutti coloro che riaffermano la validità dei principi democratici e della Costituzione. Il famigerato ''Green Pass'' viene inoltre utilizzato come arma di ricatto, disattivato all'occorrenza per privare i cittadini dei loro inviolabili diritti. L'adozione di un sistema di controllo sociale, che utilizza l'apparato mafioso nazionale come braccio armato per attuare repressioni e vigilanza, motiva ulteriormente la necessità di poter favorire asilo politico agli italiani fuori dai confini nazionali; confini oramai tristemente in balìa di una classe dirigente inetta e sotto ricatto da parte dell'intelligence israeliana e atlantica.
  6. Prima che si proceda al congelamento dei beni e dei conti correnti italiani, come sta a punto di verificarsi in Canada, vorremmo poter trasferire le nostre ricchezze nel paese ospitante, contribuendo in tal modo alla sua economia e al suo sviluppo, così da non favorire lo stato mafioso italiano e i massoni ad essi collegati. Preghiamo l'ambasciata e i servizi relativi di fornirci quanto prima informazioni riguardo tale possibilità.
  7. L'intenzione di voler danneggiare espressamente l'Italia a causa della sua passata vicinanza con la Russia, imponendo illogiche restrizioni economiche, che danneggiano la piccola e media produzione a favore dei grandi marchi statunitensi. L'inizio di una guerra in Ucraina rientra, inoltre, nei piani della classe dirigente massonica ed atlantica, che mira alla distruzione dell'Europa per favorire, secondo il principio alchemico del solve et coagula, la pazzia dello stato terrorista statunitense. Oltre ad essere considerazioni appartenenti a chi vi scrive e ai suoi lettori, tali affermazioni sono state sostenute anche dalla fonte militare denominata RINO GAETANO, e sono disponibile in internet, in sentenze, indagini giornalistiche, e documentazione amatoriale.

Per tali ragioni chiediamo umilmente di poter fornire asilo agli italiani vittime della spietata dittatura militare di Mario Draghi, avallata dalla massoneria atlantica e dalla mafia di stato, a danno di un Paese che, per la sua cultura e la sua vicinanza alla Russia ed alla visione geopolitico di un mondo multipolare, minaccia i piani guerrafondai della classe dirigente massonica democratica statunitense.

Un grazie di cuore a nome di tutti gli italiani che sono vittima di questa feroce e sanguinaria dittatura militare atlantica.


giovedì 27 gennaio 2022

Solidarietà a Cesare Sacchetti vittima del regime masso-mafioso di Mario Draghi

Riportiamo un commento scritto da Cesare Sacchetti vittima di un recentissimo abuso operato dalle forze di polizia fedeli al regime di Mario Draghi.


''Carissimi, purtroppo stamattina non ho avuto un piacevole risveglio. Mi sono svegliato con gli uomini della Digos che sono venuti ad eseguire un decreto di sequestro del mio cellulare. 

La mia "colpa" è stata quella di aver fatto il mio lavoro di giornalista libero e indipendente e di aver riportato ciò che fonti qualificate mi hanno detto in merito alle condizioni di salute di Mario Draghi. 

I magistrati che hanno avviato questo procedimento mi contestano una "prevedibile istigazione ad una reazione nel contesto eversivo antigovernativo NO VAX" per via della pubblicazione di "notizie false". 

Sarebbe interessante sapere che razza di reato è quello che presume una immaginaria reazione nel contesto eversivo antigovernativo NO VAX , e soprattutto sarebbe altrettanto interessante sapere perché quello che ho scritto sarebbe falso visto che il diretto interessato non ha detto nemmeno una parola al riguardo.   

Fino a prova contraria, avere delle opinioni e riportare delle notizie che in nessun modo contengono un incitamento alla violenza, è consentito in uno stato di diritto. 

Mi rendo conto però che non siamo in uno stato di diritto, ma in un regime. Scriverò un articolo dettagliato in merito a questa vicenda e lo pubblicherò nel mio blog e nel mio canale Telegram. 

Vi chiedo di avere pazienza perché non ho la disponibilità del mio telefono cellulare e per un po' userò il computer. 

Quello che vi chiedo di fare è di non lasciarvi andare in nessun modo allo sconforto. Queste intimidazioni finiranno molto presto. 

La giustizia sarà ristabilita. Se questo regime pensa di intimidirmi e intimidirci così, si sbaglia di grosso. 

La nostra determinazione e resistenza potrà soltanto crescere e diventare ancora più forte.''

TUTTI UNITI CONTRO LA CENSURA DEL REGIME

NON PRAEVALEBUNT

sabato 1 giugno 2019

IL PRIMO ” PUTSCH DEGLI ONESTI”

IL PRIMO ” PUTSCH DEGLI ONESTI”



E’ stato nel numero  del 3 febbraio 1993 di “L’Italia Settimanale”, direttore Marcello Veneziani, e per cui lavoravo anch’io. L’articolo rivelava per primo che meno di un anno prima, il 2 giugno 1992, “a bordo del regio yacht Britannia (che si trova “per caso” nelle nostre acque territoriali) dei rappresentanti della BZW (la ditta di brocheraggio della Barclay’s), della Baring   § Co., della S.G. Warburg , e  dai nostri rappresentanti dell’ENI, dell’AGIP, di Mario Draghi del  ministero del Tesoro, Riccardo Gallo dell’IRI, Giovani Bazoli dell’Ambroveneto, Antonio Pedone del Crediop e da alti funzionari della Comit, delle Generali e della Società Autostrade [danno] il via alla svendita dello Stato. Prime vittime annunciate, i patrimoni industriali e bancari più prestigiosi.  Il nome dell’operazione èprivatizzazione”. Formula magica presentata alla collettività come unica cura per risanare la nostra economia e che invece  nasconde un business di proporzioni incalcolabili […] fra le famiglie del capitalismo, banche e signori della moneta. Accordi e strategie politiche ben precise: scippare agli Stati,  considerati un inutile retaggio del passato e un odioso freno la globalizzazione del mercato, la sovranità monetaria”.
Che ve ne pare, come attualità, ora che Mario Draghi torna venerato a qualche massima carica che è stata approntata  per lui? Traggo queste righe  dal libretto di Michele Rallo, “La Crociera del Britannia”, Dino Grammatico Edizioni, per un buon motivo. Rallo, di Trapani, che è stato deputato di Alleanza Nazionale per due legislature dal 1994 al 2001, ebbe la dignità civile di fare quattro interrogazioni parlamentari per sapere cosa s’era deciso sul Britannia: quattro interrogazioni  al governo Amato, al governo Ciampi, al governo Berlusconi. Senza mai ottenere risposta.

Attenzione alle date, consiglia giustamente Rallo:   i media erano  pieni dello scandalo di Mani Pulite (cominciato a febbraio  ‘92)  delle ondate di arresti eccellenti, della crisi del governo democristian-socialista,  le elezioni di aprile avevano segnato la liquidazione politica di Craxi e di Andreotti e il vuoto di potere reale della classe dirigente  – il primo e originale Golpe degli Onesti –  con Giuliano Amato capo di un governo di emergenza. Come non  bastasse, il 23  maggio era stato ucciso il giudice Falcone nel famoso mega-attentato; i media   avevano le migliori scuse per non riferire che, all’orizzonte di Civitavecchia, era comparso il Britannia dove uno sconosciuto funzionario del Tesoro di nome Draghi era presente all’incontro  dove (precisa un’altra interrogazione di Rallo) “fu decisa  la dismissione delle aziende a partecipazione statale […] Le procedure di vendita sono a buon punto per Maccarese e Italstrade, e c’è la conferma della volontà di quotare in Borsa, scendendo sotto il  51%, anche le azioni della Società  Autostrade”  :  che sappiamo in quali mani  private è finita, a render lucri inverosimili ingiustificati.
Per di più, a settembre del ’92, ecco l’attacco di George Soros alla lira, che “obbliga”  Ciampi  a svalutare del 30% dopo una inutilmente ostinata  (e sospetta) difesa della nostra valuta,  che costò all’erario  una perdita valutaria di 48 miliardi di dollari,  facendo arricchire qualcun altro di altrettanto. Con la svalutazione, “calcolato in dollari, l’acquisto delle nostre imprese da privatizzare è diventato per gli acquirenti esteri meno costoso del 30%”.  Sarà certo una coincidenza  se Soros riceverà la laurea honoris causa dalla massonica università di Bologna, su indicazione(si dice) di Romano Prodi, uno degli artefici maggiori della esaltante stagione delle privatizzazioni.
A rivedere  il film di quei tempi che ho vissuto,  resto colpito dall’accumulo straordinario di eventi enormi che avvennero tutti in pochi mesi del 1992.  Il  7  febbraio, il Trattato di Maastricht:  17, arresto di Mario Chiesa e inizio della tempesta giudiziaria di Mani Pulite;  aprile, le elezioni disastrose per i vecchi partiti, e che vedono l’affermazione di Lega Nord e di Rete (Leoluca Orlando), i due “partiti degli Onesti” dell’epoca, con molti punti in comune con il grillismo odierno.  Il 27 aprile, le dimissioni anticipate di Cossiga, “perché ci vuole un presidente forte” per  reggere  il timone nella tempesta (e tenere a freno le procure) e lui, prossimo alla scadenza  e dunque al semestre bianco, non lo è. A maggio la morte di Falcone;  a giugno, l’arrivo del Britannia; a settembre Soros che attacca la lira. E in questi mesi Amato, Ciampi, Prodi, Andreatta che ci danno dentro  con le privatizzazioni delle aziende a partecipazione pubblica. Con un governo Ciampi  che  è il primo di uno  al di fuori del  parlamento (meglio: il secondo, il primo fu il governo Badoglio), e pieno di “tecnici”, ossia gente delle banche e della finanza.


Cronologia di Mario Draghi

Ciò  che non ricordavo è la provenienza di Draghi. Com’è che appare al Tesoro,  e come direttore generale? Dove stava, prima?
Era direttore esecutivo, ossia altissimo dirigente, della Banca Mondiale. Dal 1984 al 1990.  La Banca Mondiale, fondata nel ’45 dopo Bretton Woods come primo pilastro del futuro Governo Mondiale;  quello di cui il banchiere Warburg disse al Senato, nel 1950: “Avremo un governo mondiale, vi piaccia o no – o col consenso o  con la forza”.  E’ alla Banca Mondiale  che  Bush jr. ha messo il  suo complice-chiave del’11 Settembre, il Paul Wolfowitz dal doppio passaporto.
Dunque Draghi aveva alle spalle una eccelsa carriera nel mondo della finanza anglo, in corso dal 1984 al 1990.  Ma proprio nel 1990, per divina ispirazione, lascia l’America  e torna in Italia. Nel 1991, viene nominato al Tesoro: Direttore Generale. Da chi? Dal ministro di allora, Guido Carli,“co-autore con Giuliano Amato della legge delega che aveva avviato la privatizzazione” della Banca d’Italia.  In tempo per salire sul Britannia. Un “tecnico”. E’ possibile, ma non c’è prova, che ci fosse anche Andreatta.  Se fosse vero, era l’unico politico italiano invitato. Se si può chiamare “politico” quello che attuò il divorzio fra Tesoro e Bankitalia nell’81.
Torniamo a Draghi:
1984-1990 direttore della World Bank.
1991-2001 Direttore generale del Tesoro e – insieme  – Presidente del Comitato Privatizzazioni: carica in cui  si avvicendano altri liquidatori del patrimonio pubblico, fra cui Romano Prodi, successivamente presidente IRI (fino al ’94), capo del governo (1996-1998),  e come premio,  presidente della Commissione Europea (1999).
2002  – Draghi lascia e va a Goldman Sachs. “Non  da semplice manager, ma addirittura da vicepresidente con competenza dell’area europea, e membro del suo  Management Committee Worldwide”. Ossia della finanziaria  speculativa  che non soltanto aveva fatto la “consulente della privatizzazione di Credito Italiano e Fintecna,  ma aveva acquistato in prima persona consistenti pezzi del nostro patrimonio nazionale: fra cui l’intera proprietà immobiliare dell’ENI , più altri patrimoni immobiliari da Fondazione Cariplo,  RAS, Toro eccetera”.
Ah, se ci fossero stati i procuratori di Mani Pulite! Avrebbero potuto rilevare  come  possibile reato  il gigantesco conflitto d’interesse in capo a Draghi e incriminarlo! Ma  non c’erano. Solo trent’anni dopo,   una loro emulatrice avrebbe messo sotto intercettazione  il sindaco di Legnano. I conflitti d’interesse   diventano delitti solo a quel livello.
2006 – Draghi rientra in Italia e diventa Governatore della Banca d’Italia. Ah, peccato  che si fossero distratti i procuratori di Mani Pulite! E il partito degli Onesti non abbia eccepito l’inammissibilità che un dirigente di Goldman prendesse la più  importante carica pubblica monetaria  –    ah già, ora  Bankitalia era privata.
Chi ce l’ha messo?  “Male, molto male io feci ad appoggiarne, quasi a imporne la candidatura a Silvio Berlusconi”, esplose Cossiga  ….”E’ il liquidatore,  dopo  la famosa crociera del Britannia,  dell’industria pubblica ..  la svendita dell’industria pubblica italiana quand’era Direttore generale del Tesoro” . E’ il celebre  momento  del “vile  affarista”:
Un vile, vile affarista…non si può mettere a presidente del Consiglio [se ne parlava già  allora] chi è stato socio di Goldman Sachs”. 
Ah ,  che bell’occasione per le Procure!   Prendere le parole dell’ex capo di Stato e usarle come notitia   criminis onde indagare Draghi, l’uomo di Goldman Sachs  –  per appurare,  con intercettazioni 24 ore  su 24  come  quelle che fanno adesso ai leghisti, di quali “vili affari” lo si potesse accusare. Niente. Davigo, l’occhiuto Procuratore Totale,  non raccolse.
2006-2011 Draghi resta dunque a governare Bankitalia.
2011 – spicca il  grande balzo: governatore della Banca Centrale Europea.
….Adesso torna, tranquilli.  Capo di governo “tecnico” e poi presidente della Repubblica, come Ciampi –  a  completare l’opera e  applaudito dagli Onesti.
Fini dai Rotschild: entrò fascista uscì conservatore
La storia non sarebbe completa senza il finale comico che riguarda Gianfranco Fini, allora segretario di Alleanza Nazionale, presidente della Camera, alleato di Berlusconi nel governo e desideroso di sostituirlo. Una vicenda di cui Rallo, in quanto parlamentare di AN, conosce particolari a me sfuggiti.

Il Corriere della Sera del 21  gennaio 1995 titolava: “Fini a Londra: polemica sul Times, colazione dai Rotschild”. Si riferiva di una “colazione di lavoro” della  Banca Rotschild “Per sentire cosa propone Fini. E si riportava di una voce di corridoio: “Arriverà fascista e partirà conservatore”.
Quello che volevano sapere i banchieri Rotschild  dal successore di Almirante: “AN è un partito liberista o statalista? Era  a favore o contro lo stato sociale? A favore o contro la moneta unica europea?
E più e più volte: siete a favore delle privatizzazioni?” – e lui, Fini, “fa di tutto per rispondere”, riferisce l’inviato del Corriere – che era l’inviata: Lucia Annunciata, passata al Manifesto a Repubblica e  dal ’93 appunto al Corriere; ma anche, dal ’95, in RAI 3 – dove dirige Linea 3. Mi stupii un po’ allora, assistendo alle interviste faccia a faccia che  la “rossa”  Annunciata faceva a Fini:  simpatizzanti,   di sdoganamento, quasi di promozione. Adesso capisco perché.  Repubblica, lo stesso giorno, dettava: “Il presidente di AN parla a favore delle privatizzazioni –che la City e la Banca Rotschild ascoltino”.
Un pilota del parco velivoli dello Stato mi disse che Fini (e neo-consorte) volavano spesso a Londra impegnando un  executive della repubblica.   Imparava bene. Nel 2003 in Israele,  kippà in testa, pronunciò la frase: “Fascismo male assoluto”, ed eccolo, purificato  nell’apposito lavacro, pronto a sostituire Berlusca. Il quale durava troppo, probabilmente, anche per quelli di Londra. Fino al giorno del “Che fai, mi cacci?”, del 22 aprile 2010. Era sul punto di…ma arrivò la storiaccia della casa di Montecarlo, rivelata da Il Giornale di  Berlusconi.
Per Rallo, era finita prima. Le quattro interrogazioni che  aveva presentato per sapere  dal governo di cosa si era parlato sul Britannia, lo rendeva inadatto alla nuova nascita del Segretario come Rotschildiano. “Al convegno di Fiuggi (gennaio 1995) dall’elenco dei deputati del Gruppo Sud , il mio nominativo veniva cassato personalmente dal presidente. Non mi spiego il perché”, mi disse allora Antonio Parlato, l’onorevole che  aveva presentato l’elenco a Fini.
(Da ricordare a chi ha meno di 40 anni e quindi non  sa del “Britannia”.  Specie adesso che Berlusconi ha candidato Mrio Draghi… anche se è possibile che l’abbia nominato per bruciarlo.   Almeno a giudicare dal dispetto con cui nel  hanno parlato a Radio Radicale: ….Ha voluto trascinarlo nella  campagna elettorale…”. Indicazione che l’ordine è:  non si faccia nemmeno il santo nome del Banchiere, deve restare candido e sacro, da Venerato Maestro, per gli usi ulteriori).
Qui sotto un video del gruppo Larouche, a cui risale il merito di aver rivelato per primo la crociera del Britannia:



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