lunedì 30 ottobre 2023

IL "MALE ASSOLUTO" ESISTE E VINCERA' SEMPRE SE I "VERAMENTE" BUONI SARANNO SEMPRE SODDISFATTI DI SE’ STESSI, DELLA LORO ESTRANEITA' AL MALE E NON SI RIBELLERANNO PER DIVENTARE VERAMENTE LIBERI

Gaza... 
Antonello Boassa
Ciò che ho detto, spesso, è in atto in Palestina. La tigre ferita è ancora più feroce. Ciò che vale per i regimi nazisti lo si può dire tranquillamente oggi per gli Stati uniti e per Israele. Con l'assenza di tutte le comunicazioni, sia telefoniche sia rete internet, le atrocità sono garantite e rese impunibili. Dopo i blitz dei giorni scorsi con i tanks e con interventi di piccole unità per monitorare e preparare l’intervento, infine è stato lanciato l’intervento di terra, con il sostegno fondamentale dell’aviazione che continua imperterrita a bombardare indiscriminatamente e ad uccidere. 

I deceduti a Gaza si aggirano ormai attorno alle 8.000 unità. I bambini e i minori uccisi si avvicinano alle 2.500 unità. Secondo Hamas anche 50 ostaggi sono morti a causa del fuoco indiscriminato. Le organizzazioni umanitarie stesse che lamentano numerose vittime dei loro dipendenti e dei loro volontari non possono più coordinarsi mentre si muore anche a Rafah, dove, in teoria, secondo gli ordini perentori dei comandi militari israeliani, si poteva stare al riparo dai bombardamenti. Non è così. Anche presso il valico, la caccia contro uomini e donne continua.

Le informazioni sugli avvenimenti le abbiamo solo tramite l’IDF che ci racconta con entusiasmo l’eliminazione di un numero elevato di militanti ribelli (rammento che per gli israeliani e per i media dell’Impero l’uccisione di un “terrorista” è meglio definita come eliminazione, termine che io , personalmente non uso neanche per il più piccolo degli insetti), la distruzione di tunnel, di depositi di armi, di infrastrutture logistiche… Sappiamo da fonti palestinesi che, frattanto in Cisgiordania almeno mille persone sono state arrestate con l’accusa verosimilmente di complicità con il “terrorismo” e circa cento sono invece gli assassinati da esercito e coloni in grande spolvero che finalmente possono sfogarsi contro chi profana il loro sacro suolo.

E i regimi complici come quello italiano potranno continuare a nascondersi, trincerandosi dietro i crimini di guerra di Hamas, questi sì posti agli ordini del giorno, "dimenticandosi", come ha osservato lo stesso Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, che "non nascono dal nulla". E’ incredibile (si fa per dire) che da Napolitano in poi si sia capovolta del tutto la strategia dei politici italiani nei confronti del mondo arabo. 

Da un’apertura che era culminata con l’arrivo di Gheddafi a Roma, accolto con tutti gli onori e con un programma economico di riscatto rispetto agli orrori compiuti in Libia, in modo particolare durante il fascismo con Graziani, al bombardamento successivo nello stesso fatidico 2011, all’indifferenza nei confronti della questione palestinese, alla complicità delle stragi dell’Impero nell’Asia occidentale, alle sanzioni contro la Siria che perdurano nonostante il terremoto che ha devastato il Paese.

Del resto, dopo gli orrendi massacri in Iraq e a Sabra e Chatila, l'orrenda pestilenza di bombe su Gaza non è né cosa nuova né più spaventosa delle precedenti pulizie etniche e delle attuali nella Siria del Nord...Ebbene ciò che sta accadendo in Palestina sconvolgerà la situazione geopolitica dell’area mediorientale che in parte aveva preso le distanze dagli States in virtù dell’aggressività economica e diplomatica della Cina e della Russia, oltre che dai suoi molti “errori” in politica estera e dalle sconfitte militari in Afghanistan, in Siria, in Ucraina. 

La guerra scatenata dalla resistenza palestinese (non solo da Hamas) ha evidenziato che il mito della invincibilità di Israele era solo un mito. Un pugno di guerriglieri è riuscito a scardinare facilmente le difese di Israele e a dimostrare la pochezza del suo esercito e della sua Intelligence. In secondo luogo, la reazione del governo Netanyahu contro tutta la popolazione, compiendo una strage spaventosa come nel dopoguerra era riuscita solo agli Stati Uniti, una punizione collettiva eseguita con determinazione chirurgica dall’Operazione “Spade di ferro”, ha permesso che tutto il pianeta potesse vedere, tramite i numerosi video apparsi nella rete quanto i Sionisti siano stati capaci di uguagliare la ferocia nazista.
 
Israele avrà ora molti più nemici di quanti ne avesse prima. Godrà certo della complicità e dell’alleanza degli Stati Uniti (da dove partono mediante la cupola finanziaria globale gli ordini) e dei vassalli anglosassoni ed europei. Ma è un’alleanza con un mondo in decadenza e che non si avvede del ruolo marginale destinato ormai ad occupare nel futuro…

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