lunedì 17 novembre 2025

Cosa succede al mondo ‘hacker’ russo? // Imminenti attentati false flag // Il ruolo dell’Italia // E il ‘tradimento’ di Telegram

 

La comunità hacker patriottica filorussa – come abbiamo dimostrato – non è scomparsa, ma ha ridotto la sua attività in ambito “sociale”. Questo cambio di strategia è probabilmente avvenuto o per la presa di coscienza dell’impossibilità di risvegliare le ormai assopite menti dei cittadini europei, o su indicazione delle alte sfere politiche e d’intelligence di Mosca, che hanno consigliato a certi gruppi di non esporsi inutilmente, evitando così di mettere a rischio la  vita dei civili e quelle dei loro cari (limitando anche di fornire pretesti per fastidiose strumentalizzazioni politiche e russofobe, del tipo “più soldi in cyberdifesa per difenderci dagli hacker russi”).

A ben riflettere, il minimo comune denominatore in entrambi i casi è che non vale più la pena “sforzarsi” per informare le popolazioni occidentali sulla corruzione dei loro governi e sulla loro subalternità ad una setta paramassonica di pedofili e tossicodipendenti (si pensi al caso del computer del pedofilo Hunter Biden, figlio del demente Joe Biden, al crollo esoterico della Torre dei Conti e agli attacchi alla bellissima Zakharova per le sue dichiarazioni, peraltro più che veritiere). (...)

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https://mega.nz/file/PkhxmYQB#PMOJ38CpZuBG7eCE5jQAsCrDGmIa3rW8flr9gNZ9JWQ 

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https://opentip.kaspersky.com/

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