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lunedì 26 dicembre 2022

Il Ritorno del Sole come festività originale del Natale

Yule

di Donatella Manca
Sin dalla antichità a Nord dell’Emisfero Boreale, dalla Siberia alle Isole Britanniche, passando poi per l’Europa centrale fino al Mediterraneo, fiorirono leggende e mitologie che portarono a tradizioni, celebrazioni, rituali e festività che avevano come oggetto, la notte più lunga dell’anno, il solstizio d’inverno.

Gli antichi osservavano il mistero della notte, delle ore di luce durante la giornata, nello scorrere del tempo del giorno e si stupivano dinanzi al fenomeno cosmico del Solstizio d’Inverno. Osservavano la durata delle ore di buio e la notte in assenza del Sole, e vedevano come quasi d’incanto poi il Sole, la Luce rinasceva, dopo la morte del Sole, in modo immediato e con incremento rapido e progressivo. Dal 21 al 25 Dicembre la luce rinasceva ed era splendente di nuovo nonostante si entrasse nell’inverno rigido e freddo.

Per questo presero a festeggiare il periodo di preparazione al Solstizio d’Inverno, come momento di disporsi interiormente al ritorno della Luce. La Luce che dona vita e vitalità come ritorno e presenza tangibile nel mondo ed in ogni cosa, della Bellezza di Dio. Dio Padre infatti si fa sentire dall’Umanità terrestre attraverso la bellezza del Mondo che è la Sua Bellezza, quello che di Lui può essere percepito dall’Umanità. Così quei popoli festeggiavano il ritorno del Sole, della sua Luce, la sua rinascita ed era una grande Festa che univa tutti.

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