La memoria del tempo, Atlantide e ritorno
Abbiamo perso il contatto con madre terra, e ci accontentiamo di quello che scuola, religioni, istruzioni televisive e messaggi vari e subliminali che il potere trasmette.
Oggi mi sono ricaricato di energia, energia magnetica, naturale, nella giornata di oggi che altrove festeggiano come giornata della memoria, aberrazioni subite da molti popoli, e non da uno solo, non è necessario né sufficiente appartenere al "popolo eletto" per piangere i propri morti.
Compito di ogni colonizzatore è sminuire le qualità del colonizzato, ma quello che salta agli occhi prepotente, per chi ha occhi per vedere, è che quello che ho visto oggi è la conferma di quello che scrissi ripetutamente in altre sedi : la civiltà planetaria è nata nell'isola di Atlante, è nata in Sardegna.
Ho visto la città perduta, perduta perchè frantumata da un potere privato ottuso e senza riguardi per la verità.
Ho visto i fiumi che circondano il centro di Atlantide, fiumi navigabili.
Ho visto enormi navi incedere contro corrente, silenziose, senza remi e senza vele.
Ho respirato un'aria antica, ancestrale, ho ascoltato, insieme a Cristina, Daniel e Raffaele, le parole di Luigi, e udendo quelle parole espresse con una potenza inaudita, vedevo navi silenziose viaggiare trasportate da flussi magnetici e vibrazioni potenti.
Quando l'anima è propensa ad accogliere racconti e immaginare paesaggi antichi, ecco che le parole si materializzano in oggetti, avvenimenti, e diventano in breve tempo certezze.