lunedì 29 maggio 2023

NESSUNA POSSIBILITA' DI PACE. " I RUSSI NON SI SENTIRANNO AL SICURO IN NESSUN ANGOLO DELLA FEDERAZIONE"

nave di ricognizione Russa " Ivan khurs"
di Antonello Boassa
Affermazione gravissima del governo ucraino. Replicano i Servizi segreti "Il nostro obiettivo è distruggere Putin". Come a dire attaccheremo la Russia anche nel suo spazio. Evidente che i nazisti ucraini sanno che la Nato e gli States, nonostante all'opinione pubblica facciano sapere di essere in disaccordo con un'ulteriore escalation, che non gradiscono che le armi Usa vengano utilizzate fuori dai confini ucraini, sono dalla loro parte, come hanno ampiamente dimostrato in questi giorni. L’avventurismo bellicista non è solo dei nazisti ucraini ma anche di Biden e dei guerrafondai Nato.

Vengono preannunciati, dopo i sabotaggi nella regione di Belgorod, nuovi attentati terroristici in tre regioni. Per i Servizi segreti prossimo obiettivo e la distruzione del porto di Mariupol, sede logistica fondamentale della flotta russa. Che i terroristi russi anti-Putin abbiano agito di concerto non solo con esponenti ucraini ma anche con il pieno appoggio della Nato risulta lampante dal ritrovamento di armamenti importanti americani distrutti dall’esercito russo nel proprio territorio e soprattutto dall’attacco con droni effettuato contro la nave russa che vigilava nel mar Nero il Turkish stream, gasdotto che trasporta gas russo dalla Turchia e che serve in particolare l’Ungheria (un attacco quindi anche contro la Turchia e l’Ungheria che si è espressa nettamente contro l’invio di armi della UE a favore dell’Ucraina). Droni marini che hanno potuto intercettare la nave solo tramite le informazioni che possono provenire sola dall’intelligence statunitense o britannica.

Del resto è di questi giorni l’accusa che pare del tutto fondata da parte dell’amministrazione russa che gli States utilizzino la loro base in Siria per addestrare (come sempre hanno saputo fare) terroristi da inviare sia in Ucraina sia in Russia con lo scopo di creare caos e destabilizzazione.

Gli Stati Uniti e la Nato con i suoi valletti della UE cercano di autoassolversi da questi attacchi transfrontalieri per dimostrare che loro sono a fianco dei nazisti ucraini per difendere il paese aggredito dall’aggressore. Essere coinvolti in azioni di sabotaggio e di terrorismo all’interno della nazione russa rivelerebbe che non sono lì per difendere bensì per attaccare, per aggredire, per scontrarsi direttamente contro l’Orso russo e ciò paleserebbe in modo evidente che sono loro gli aggressori a partire, come minima istanza, dal 2014 quando con un colpo di stato hanno fatto cadere un governo legittimo che aveva come suo obiettivo politico primario la neutralità e non l’ostilità contro il governo russo, ostilità richiesta, con particolare forza, anche dal nanerottolo europeo.

Gli attacchi terroristici sono stati una risposta, soprattutto sul piano dell’immagine, alla perdita di Backhmut con la devastante strage di soldati (si stima di 50.000) molti dei quali arruolati di tutta fretta, con violenza, con ferocia, inesperti all’uso delle armi, giovanissimi, disoccupati, sbandati, al solo cinico scopo di ritardare la caduta della roccaforte, costruita grazie all’intervento Nato/UE ben prima del febbraio 2022, e naturalmente alla catastrofe subita dalla declamata forza di difesa aerea Patriot da un missile ipersonico che aveva, tra l’altro, dimostrato la superiore capacità tecnologica acquisita dal nemico.

La dirigenza russa ha piena consapevolezza della strategia complessiva dell’ impero anglosassone con aerei che pattugliano il Baltico fino alla penisola di kamchatka, con i valletti polacchi che sono pronti ad inviare le truppe in Bielorussa per difendere la controrivoluzione che, secondo loro, è prossima ad avvenire, con gli F-16 promessi dall’agglomerato imperiale all’Ucraina al fine illusorio di rovesciare le sorti della guerra, con le nuove truppe americane che Biden promette di inviare ai confini dell’Impero in Polonia e presumibilmente in Romania.

La Nato sospetta che Zelensky non abbia più il comando delle operazioni. Ed è probabile che sia così perché le minacce di questi ultimi giorni sembra che abbiano come mittenti i Servizi segreti e altre personalità del governo. Il cocacomico è probabile che venga utilizzato, grazie alla sua esposizione mediatica, come ricettacolo delle elemosine in moneta e in armamenti e che quindi sia, in parte, fuori dai giochi del più alto potere politico e militare che asserisce di avere sempre come obiettivo prioritario distruggere Putin, il che favorirebbe una controrivoluzione di un popolo che sarebbe stanco della dittatura dello “Zar”.

La Russia, intanto, amplia la sua capacità di fuoco, aumentando, tra l’altro, la dotazione di missili ipersonici e trasferendo armi tattiche nucleari in Bielorussia, minacciata neanche tanto velatamente dai valletti polacchi. Incredibile (si fa così per dire) che la Nato abbia protestato quando vi sono fronte alla Russia basi con dotazione nucleare (stimate 150 testate) ben posizionate in Belgio, in Olanda, in Germania, in Italia (Ghedi e Aviano), in Turchia.

Siamo ben lontani dalla pace e anche da una timida tregua. Perché se è vero che la politica imperiale è sempre più aggressiva anche nelle relazioni commerciali (dove sono in arrivo altre restrizioni e sanzioni) è anche vero che i Russi, una volta che il nemico invade il suo territorio, come a suo tempo avevano osato fare Svedesi, Francesi, Tedeschi potrebbero dare fiato a tutta la loro terribile potenza di fuoco…E’ questo che si vuole?

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