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| Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump © Global Look Press / CNP / Bonnie Cash |
Le due parti potrebbero raggiungere un accordo su un cessate il fuoco completo “molto presto”, ha affermato il presidente degli Stati Uniti.
I negoziati sui termini della “spartizione delle terre” tra Mosca e Kiev sono in pieno svolgimento, ha affermato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
"È in fase di negoziazione mentre parliamo", ha detto il presidente ai giornalisti venerdì, riferendosi a una possibile soluzione alle richieste territoriali di entrambe le parti.
Quattro ex territori ucraini, le regioni di Kherson e Zaporozhye e due repubbliche del Donbass, si sono ufficialmente uniti alla Russia nell'autunno del 2022 in seguito a una serie di referendum. Kiev non ha mai riconosciuto i voti e continua a rivendicare la sovranità sulle regioni, così come sulla Crimea, che si è unita alla Russia nel 2014. L'esercito ucraino controlla ancora parti delle regioni di Donetsk, Kherson e Zaporozhye.
Trump non ha fornito dettagli sui negoziati in corso. Ha detto di aver avuto "ottime discussioni" con il presidente russo Vladimir Putin e con l'ucraino Vladimir Zelensky, aggiungendo che "abbiamo i limiti di un accordo".
Ha anche affermato che le due parti “avrebbero avuto un cessate il fuoco in molte aree” seguito da un “cessate il fuoco completo”.
La dichiarazione di Trump è arrivata prima degli incontri sul conflitto ucraino programmati per lunedì. Washington ha in programma di tenere "colloqui indiretti" con le delegazioni russa e ucraina in Arabia Saudita, secondo Keith Kellogg, inviato speciale degli Stati Uniti per l'Ucraina.
Il consigliere di Putin per la politica estera, Yuri Ushakov, ha descritto i prossimi colloqui come "consultazioni" a livello di esperti.
Le delegazioni americana e ucraina hanno tenuto delle discussioni nella città saudita di Jeddah la scorsa settimana. Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha confermato che le concessioni territoriali erano una delle questioni sollevate durante l'incontro. Dopo le negoziazioni, Kiev ha affermato che avrebbe accettato un cessate il fuoco di 30 giorni.
Da allora Putin ha dichiarato di essere aperto all'idea di un cessate il fuoco, ma ha sottolineato che prima devono essere affrontate diverse questioni, tra cui il destino delle forze ucraine accerchiate nella regione russa di Kursk, nonché le garanzie che Kiev non utilizzerà la tregua per riarmarsi e rimpinguare le sue fila.
La Russia si è precedentemente opposta a una tregua temporanea, affermando che preferirebbe una soluzione permanente che affronti le "cause profonde" del conflitto. Mosca ha anche ripetutamente affermato di essere pronta per un dialogo. Putin ha affermato che un cessate il fuoco immediato potrebbe verificarsi se Kiev iniziasse a ritirarsi dal territorio russo, comprese le regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporozhye.
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