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giovedì 7 settembre 2023

Il vertice Giappone-ROK-USA: un'alleanza militare trilaterale distruttiva.

Del Prof. Joseph H. Chung
Partito di iniziazione del presidente della ROK Yoon al club anti-asiatico e pro-occidentale. Il vertice Giappone-ROK-USA: un'alleanza militare trilaterale distruttiva. “Superstrada per la guerra Est-Ovest”

Scrivo questo articolo per mettere in guardia il mondo dall’impatto distruttivo dell’alleanza militare trilaterale che non solo ucciderà la democrazia, la sicurezza e l’economia della Corea del Sud, ma allargherà anche la superstrada verso la guerra Est-Ovest.

Questo vertice trilaterale è stato un vertice di tre uomini pericolosi .

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha l’ossessione patologica di uccidere l’Asia guidata dalla Cina.

Il Primo Ministro del Giappone, Fumio Kishida , ha il sogno pericolosamente obsoleto di riconquistare l'Asia a cominciare dalla Corea e ripristinare il potere imperiale e la gloria del Giappone degli ultimi anni.

Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk-yeol, è abbastanza idiota e codardo da vendere il suo paese per proteggersi dalla rabbia della Corea del Sud e dai vendicativi Corea del Nord.

sabato 19 dicembre 2020

I PD AMANO LA PATRIA FRANCESE



Così di primo acchito ci si chiede che razza di meriti possono avere un ex sindacalista, un giornalista , due donne di partito ex parlamentari, per meritarsi la più alta onorificenza per il servizio d’onore alla patria conferita dallo Stato francese? Personaggi che a ben guardare hanno contribuito con le loro azioni allo smantellamento dello stato sociale e dello stato italico , svendendo con l’appoggio del loro partito e uomini di fiducia di tutte le industrie statali IRI (Prodi) , e ogni bene comune del popolo italiota compresa l’acqua data alle multinazionali francesi, un intero partito al servizio di un’altro stato, dei veri e propri traditori della patria italica, a favore della Francia; ecco dunque qual’è il loro merito, scritto sulla medaglia della onorificenza: HONNEUR ET PATRIE, PER LA FRANCIA ovviamente, dunque, per un italiota significa ALTO TRADIMENTO!
SaDefenza

Maurizio Tortorella

Amano le patria della Légion d’honneur il PD de le président. Corrado Augias rende l’onorificenza transalpina a Emmanuel Macron, reo d’aver insignito Al Sisi. Lo seguono altri tre «rossi» decorati. Ma ne restano ancora 15: ex premier (Romano Prodi e Enrico Letta), ex ministri e gli ultimi due sindaci di Milano

Ieri il giornalista, scrittore, conduttore e autore televisivo, drammaturgo ed ex europarlamentare del Partito democratico, Corrado Augias, ha restituito la sua Legione d’onore al presidente francese, Emmanuel Macron. A disgustare Augias, e a spingerlo al beau geste, è stata la recente concessione di un’altra Légion d’honneur ad Abdel Fattah Al Sisi, il presidente egiziano cui Augias imputa la vergognosa copertura degli 007 criminali che al Cairo, nel febbraio 2016, hanno torturato a morte il ricercatore italiano Giulio Regeni.

È per questo che il patriottico giornalista, scrittore, conduttore (eccetera) ha deciso di restituire l’onorificenza, di cui era stato insignito nel 2007. «Il mio», ha spiegato, «è un gesto al tempo stesso grave e puramente simbolico, ma potrei dire sentimentale: il presidente Macron non avrebbe dovuto concedere la Legion d’onore a un capo di Stato che si è reso oggettivamente complice di efferati criminali». Augias, che è uomo di coltura raffinata, di certo non può aver visto un filmetto come il Tempo delle mele: quindi forse non sa che la sua protesta insegue quella della protagonista di quel film, Sophie Marceau, che nel 2016 restituì la sua Legion d’onore per protestare contro la consegna del riconoscimento al principe saudita Mohammed Ben Nayef, che aveva appena ordinato 70 esecuzioni capitali.

Il problema è che ieri anche Augias ha fatto scuola, e hanno deciso di restituire la loro Legion d’onore altri tre «grandi indignati» di sinistra, e cioè l’ex segretario della Cgil Sergio Cofferati, l’ex parlamentare comunista nonché presidente onoraria dell’Arci, Luciana Castellina, e l’ex ministro dem dei Beni culturali, Giovanna Melandri.

Castellina, Cofferati, Melandri e Augias

È così emersa l’esistenza di un singolare traffico di onorificenze tra Francia e Italia. Scavando negli annali dell’Ordre national de la Légion d’honneur, l’ordine istituito nel 1802 da Napoleone Bonaparte, il giornale La Verità ha scoperto però un esercito di almeno altri 15 «legionari» italiani, tutti di sinistra, in molti casi scelti con motivazioni sorprendenti. Si parte dal fondatore della RepubblicaEugenio Scalfari, che ha ricevuto la sua bella medaglia nel maggio 1999 perché «umanista, giornalista eccezionale, scrittore moralista e amico della Francia»: l’ambasciatore dell’epoca, Jacques Blot, aveva aggiunto però che Scalfari era stato «un attore fondamentale dell’evoluzione del Partito comunista» e «coscienza critica della sinistra». Subito dopo è toccato a Walter Veltroni, al cui petto la Légion d’honnneur è stata appuntata nel maggio 2000, quando ancora era segretario e deputato dei Democratici di sinistra, il partito erede del Pci, e l’ha meritata (così si legge nella pergamena d’accompagnamento) «per l’attività svolta a salvaguardia dei beni culturali»: forse quella esercitata come ministro della Cultura nel governo dell’Ulivo, una carica che però nel 2000 il legionario Veltroni aveva abbandonato da due anni.

In totale continuità, comunque, nel 2001 anche il successore di Veltroni alla segreteria dei Ds è divenuto addirittura grand’ufficiale della Legion d’onore: Massimo D’Alema ha ottenuto l’ambita onorificenza per la «volontà di costruire un’Europa comune». Poi è toccato a Franco Bassanini, che ha incassato la sua Legion d’onore nel 2002 per i «forti legami intrattenuti con la Francia durante il suo incarico da ministro della Funzione pubblica» nei governi della sinistra. Viene da domandarsi che cosa abbia a che fare la nostra burocrazia statale con Parigi, ma si sa: più sono alte le onorificenze, più sono imperscrutabili i sentieri che seguono.

Nel settembre 2003 la medaglia è andata all’ex ministro d’alemian-prodiano della Cultura e dello Sport, Giovanna Melandri, e poi nel 2009 a Emma Bonino, oggi a capo di +Europa. Se l’ex leader radicale è stata premiata in quanto «militante europea», qualche dubbio può insorgere per la Melandri, la cui motivazione è «il contributo alla diffusione dell’arte contemporanea». Chissà, forse l’Eliseo avrà pensato al mitico Maxxi, il controverso (e costoso) museo romano per la cui realizzazione l’esponente dem si è tanto spesa.

Ci sono altri legionari italiani più recenti, ma tutti indefettibilmente di sinistra. Piero Fassino, ex segretario del Pd, è stato insignito della Legion d’onore nel 2013 per il «forte impulso dato alle relazioni con la Francia». Anche l’ex sottosegretario renziano Sandro Gozi ha la Legione, dal 2014, in quanto «sincero europeista», ma almeno per un po’ ha fatto da consulente al governo di Edouard Philippe. La lista continua: nel 2014 ha avuto la Légion d’honneur il fondatore dell’Ulivo Romano Prodi «europeo convinto, economista brillante e politico al servizio dello Stato». Nei due anni seguenti è toccato a due sindaci di Milano: nel 2015 a Giuliano Pisapia, ex parlamentare di Rifondazione comunista, per la sua «francofilia»; nel 2016 a Beppe Sala, in «riconoscimento per il successo mondiale di Expo». Dal 2015 è commendatore della Légion d’honneur anche Carlo De Benedetti, sedicente tesserato numero 1 del Pd, per aver «favorito l’avvicinamento tra Italia e Francia». E nel 2016 è toccato a Enrico Letta, ex presidente dem del Consiglio, la cui mesta motivazione è che si tratta di «personalità straniera che vive in Francia»: praticamente un esiliato. Dario Franceschini ha ottenuto la Legione d’onore nel 2017 «per l’amicizia dimostrata alla Francia», lo stesso anno è toccato al ministro pd Roberta Pinotti, per «l’impegno per una sempre più stretta collaborazione con la Francia nel campo della Difesa». Se tutti i «legionari» di sinistra decidessero di restituire la medaglia, insomma, l’ambasciata di Francia dovrà svuotare qualche armadio

HONNEUR ET PATRIE

Nota
L’Ordine nazionale della Legion d’onore (in francese Ordre national de la Légion d’honneur è la più alta onorificenza conferita dallo Stato francese. Si tratta di un ordine cavalleresco istituito il 19 maggio 1802 da Napoleone Bonaparte per rimpiazzare e integrare vecchi ordini reali preesistenti, e passò in seguito alla Repubblica.  
L’ordine è conferito a donne e uomini, sia cittadini francesi sia stranieri, per meriti straordinari nella vita militare e civile. In pratica, nell’uso corrente, l’ordine è conferito, oltre che a militari, anche a imprenditori di alto livello, impiegati di alto livello della pubblica amministrazione francese, campioni sportivi, come pure a persone che hanno collegamenti con la parte più alta del potere esecutivo


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venerdì 8 novembre 2019

LA SVENDITA DELL'INDUSTRIA MISERIA E SUICIDIO CONSEGUENTE

LA SVENDITA DELL'INDUSTRIA MISERIA E SUICIDIO CONSEGUENTE 

Vaturu Erriu Onnis
Sa Defenza 



Le questioni dell'ILVA partono da lontano dobbiamo ricordare che l'industria italica era una delle più affermate al mondo,  piena di inventiva e conoscenza della materia prima e della trasformazione nonché dell'uso industriale e della ricerca scientifica; dobbiamo rammentare che nel gruppo IRI c'era il meglio dell'industria italiana: Italsider , Acciaierie di Terni , Alfa Romeo , ENI , Ansaldo, Terni, Ilva, SIP, SME, Navigazione Generale Italiana, Lloyd Triestino di Navigazione, Cantieri Riuniti dell'Adriatico, STET, la Finmare, Finsider, poi Finmeccanica, Fincantieri e Finelettrica, ecc.

 L’IRI – acronimo di Istituto per la Ricostruzione Industriale – è stato un ente pubblico italiano con funzioni di politica industriale. 

Ebbene tutto questo Know how italico ereditato dal ventennio fascista è stato smembrato e svenduto dai politici al governo e dagli alti funzionari dello stato italiota, decisioni prese sullo yacht Britannia di sua maestà la regina inglese. "Il 2 giugno 1992 sul panfilo della regina Elisabetta, Royal Yacht “Britannia”, fu deciso di avviare la privatizzazione d’Italia: Gli ospiti erano l’alto comando dell’economia di Stato italiana: il presidente di Bankitalia Ciampi e l’onnipresente Beniamino Andreatta, i due artefici del “divorzio” tra Bankitalia e Tesoro all’inizio degli anni ‘ 80, c’erano i vertici di Eni, Iri, Comit, Ina, le aziende di Stato e le partecipate al gran completo, e molti altri. C’era, a introdurre il consesso, il direttore generale del Tesoro Mario Draghi. Fu lui a tenere la relazione introduttiva sui costi e i vantaggi delle privatizzazioni. Dicono che dalle sue parole trapelasse un certo scetticismo e forse è vero. " https://ildubbio.news/

Ecco da dove partono i mali che affliggono l'Italia d'oggi,  partono dal tradimento dello Stato di questi politicanti del malaffare al governo in Italia negli anni novanta ... e ottanta, fino ad oggi. 

Dei pusillanimi che dovranno pagare caro il loro alto tradimento, contro lo stato e il popolo italiano , devono rendere tutto il rubato con i loro vitalizi e tutti i beni accumulati dal loro malaffare ... ed esecutati con plotone militare. Questa deve essere la paga per ogni traditore con la Legion d'Honor e soci. 

Le acciaierie erano alla base dello sviluppo economico del dopo guerra hanno sostenuto le aziende metalmeccaniche e l'industria con un alto Know how che hanno venduto sopratutto ai tedeschi che una volta appropriatisi delle conoscenze e brevetti degli acciai speciali di Terni hanno abbandonato e ridotto in rovina migliaia di lavoratori, oggi resiste ancora l'industria robotica delle macchine utensili , una volta smantellata anche questa restiamo a piedi al terzo mondo; la svendita attualmente continua con i traditori del PD e soci Prodi, Amato , D'Alema, e molti altri, tutti i loro sostenitori del passato sia al governo che i Presidenti colpevoli di alto tradimento come Ciampi e Napolitano... 

Lo stillicidio della svendita delle aziende , vedi notizia di questi giorni la FCA ex Fiat regalata ai francesi di PSA, la lista degli enti statali è lunga ma continua  e ora, come in Grecia,  si vuole mettere mano alle  infrastrutture statali  alle strade e l'industria del turismo le coste e le belle arti i musei e tutte le opere d'arte sotto il cielo, questi politicanti maledetti sono stati rimessi nelle posizioni governative per continuare lo sfacelo della nazione e nel regalo ai loro padroni trasnazionali da Macron alla Merkel... 

Per porre fine a questo stillicidio si deve agire ora e mandare a a casa questi politici , economisti , finanzieri, traditori della nazione e dello stato, e porre fine all'adesione alla UE e all'Euro,  per tornare sovrani nella politica nella finanza nella moneta e nello spirito imprenditoriale e spirituale , bisogna  aprire il tribunale del popolo perché si giudichi la storia italica e i suoi interpreti i traditori in tutte le sue forme e pieghe dirigenti politiche, militari, giuridiche, finanziarie di questi ultimi 40 anni, affinché si ponga fine al genocidio liberista disumano e al malaffare politico diffuso nella società; si ripristini la sovranità popolare su base costituzionale, non più democrazia rappresentativa ma democrazia diretta e partecipativa .

È ORA CHE IL POPOLO SI SVEGLI E INNALZI LE FORCHE DELLA GIUSTIZIA!  






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